Nel 2022, quando sembrava che il settore della cosmesi fosse ormai saturo di nuovi marchi, lanci di influencer e prodotti skincare sempre più simili tra loro, è arrivato un brand a scompaginare le regole del gioco: Rhode. Fondato da Hailey Bieber, in appena tre anni ha raggiunto una valutazione da un miliardo di dollari, attirando l’interesse e l’acquisizione da parte di Elf Beauty, uno dei nomi più solidi dell’industria beauty americana.
Il brand prende il nome dal secondo nome della fondatrice – Rhode è infatti il middle name di Hailey Rhode Baldwin – ma non si limita a sfruttare il fascino di una celebrity. Dietro il progetto ci sono scelte imprenditoriali chiare, condivise con i co-fondatori Michael D. Ratner e Lauren Ratner: creare un marchio dal design minimale, con pochi prodotti altamente desiderabili, costruito su un’identità estetica riconoscibile e una comunicazione digitale d’impatto.
“Non volevo lanciare l’ennesimo brand di cosmetici. Volevo creare una linea semplice, essenziale e di valore reale per le persone.”
Hailey Bieber – Vogue US, 2024
La notizia dell’acquisizione da parte di Elf Beauty ha fatto rapidamente il giro dei principali magazine di settore, e non solo. In effetti, si tratta di una delle operazioni più rilevanti del 2025 nel mondo della bellezza. Ma Rhode non è solo una storia di finanza: è un esempio perfetto di come posizionamento, community e strategia social possano trasformare un’idea in un brand globale.
Una delle chiavi di questo successo sta proprio nella capacità del team di Rhode di non costruire un brand attorno a una persona, ma di trasformare quella persona in parte integrante di un progetto con un’identità propria. Non è un caso se oggi Rhode è associato a parole come minimalismo, efficacia, virale e aspirazionale, molto più che al solo volto della sua fondatrice.
E non si tratta solo di marketing. Rhode è diventato anche un modello di business da studiare, grazie alla sua capacità di sintetizzare estetica, contenuto, strategia e community. Un caso studio perfetto per chiunque lavori nel settore della comunicazione, del branding o del digital marketing.
Curiosità:
Rhode è spesso citato nei contesti accademici come esempio di influencer brand di seconda generazione. Cosa significa? Marchi che nascono da una celebrity ma che riescono a vivere di vita propria, anche oltre la popolarità del loro fondatore.
E proprio qui sta una lezione chiave per chi lavora nel digitale: non è sufficiente avere una community, bisogna saperla attivare. E Rhode lo ha fatto in modo magistrale, sfruttando ogni piattaforma per creare desiderio, fedeltà e un’identità coerente.
Per chi vuole approfondire come monetizzare il proprio personal brand o usare i social in modo strategico, può tornare utile leggere anche questa guida completa per creator e professionisti dedicata a chi vuole iniziare a guadagnare con Instagram, senza per forza fondare un brand.

La strategia di prodotto: meno scelta, più desiderabilità
Una delle prime decisioni strategiche che ha segnato la differenza tra Rhode e molti altri brand beauty è stata quella di limitare volutamente il numero di prodotti. Al momento del lancio, la linea contava appena dieci referenze. Una scelta coraggiosa in un mercato dove la tentazione è spesso quella di offrire tutto a tutti, coprendo ogni esigenza e ogni tipologia di pelle.
Ma Rhode ha fatto l’opposto: ha semplificato. Pochi prodotti, selezionati, pensati per adattarsi alla routine quotidiana di chi cerca semplicità, qualità ed efficacia. L’approccio è stato minimalista anche nella comunicazione, nei packaging e persino nel naming, tutti elementi che hanno contribuito a rafforzare l’identità del brand.
Nota strategica:
Concentrarsi su un numero limitato di prodotti permette di ottimizzare la produzione, ridurre i costi di inventario, focalizzare il marketing e – cosa ancora più importante – creare desiderabilità. È il principio del “less is more” applicato al marketing cosmetico.
Il successo di best seller come il Peptide Glazing Fluid e i gloss ai peptidi, diventati virali su TikTok, dimostra che la qualità vince sulla quantità. Non a caso, ogni lancio di Rhode è accompagnato da un’attesa crescente e una strategia di teasing ben studiata. I prodotti non sono semplicemente cosmetici: sono piccoli eventi di marketing in sé.
“Ma come si crea questo senso di attesa per un prodotto così semplice?”
La risposta è nella combinazione tra contenuti social, storytelling coerente e community attiva. Il team marketing ha saputo creare un microcosmo dove ogni nuovo prodotto viene vissuto come un’estensione dell’identità del brand – e quindi, come qualcosa che va vissuto.
Questo approccio è in netto contrasto con molte strategie tradizionali basate sulla proliferazione di linee e versioni. E proprio perché rompe lo schema, funziona. Rhode non vende tutto per tutti, ma qualcosa di ben definito per un pubblico ben selezionato, fedele e coinvolto.
Una logica che può essere replicata anche in altri settori: scegliere di semplificare l’offerta, rafforzare la value proposition, e creare una customer experience coerente sono scelte che aumentano la riconoscibilità e la fiducia. Un approccio utile anche nel mondo B2B, dove la chiarezza dell’offerta fa la differenza. In questo senso, ti consiglio anche di leggere il nostro approfondimento su come strutturare una landing page che converte davvero, per capire come semplificare e focalizzare anche il tuo messaggio di vendita online.

Non si può raccontare il successo di Rhode senza parlare del suo uso magistrale dei social media. TikTok, Instagram e YouTube non sono stati semplici strumenti di comunicazione, ma veri e propri canali di espansione commerciale, utilizzati in modo integrato per far crescere una community fedele e generare milioni di interazioni organiche.
Già dalla fase di lancio, Rhode ha puntato su una strategia ben precisa: contenuti verticali, brevi, autentici, emozionali. Hailey Bieber non si è mai limitata a “sponsorizzare” i suoi prodotti. Li ha vissuti, mostrandoli nella sua routine quotidiana, parlando dei benefici in prima persona, coinvolgendo altri creator e influencer in modo naturale, senza forzature.
Curiosità virale:
Uno dei momenti di svolta è stato il video in cui Hailey applicava il Peptide Glazing Fluid spiegando come ottenere la tanto desiderata glass skin. Quel contenuto è diventato virale in poche ore, generando una valanga di user generated content in tutto il mondo.
È questo il punto: Rhode non ha spinto una campagna, ha creato un movimento estetico. Il concetto di Clean Girl Aesthetic è diventato uno stile riconoscibile, imitabile, e in grado di viaggiare sulle piattaforme in modo autonomo. E ogni video, reel, duetto o stitching non faceva altro che amplificare il messaggio.
“È possibile ottenere questo tipo di risultati anche senza essere una celebrity?”
Sì, ma serve una strategia di contenuti chiara, una community ben coltivata e una distribuzione paid mirata. Inizia dal comprendere come funziona Meta Ads oppure come si fanno le sponsorizzate su Instagram, per mettere le basi di una promozione efficace.
Naturalmente, Rhode non si è affidata solo al traffico organico. I contenuti sponsorizzati sono stati parte integrante della strategia, con campagne Meta costruite per rafforzare la notorietà del brand e spingere i prodotti in fase di lancio. La combinazione tra contenuti organici virali e ADV ben targetizzate ha permesso al brand di dominare l’attenzione online, soprattutto tra le generazioni più giovani.
E non solo awareness. I social media hanno rappresentato anche il principale canale di conversione: le call-to-action erano perfettamente integrate nei contenuti e portavano direttamente allo shop online, ottimizzato per una user experience immediata. Un esempio da manuale di funnel ben disegnato e alimentato da contenuti reali.

Dalla vendita online ai pop-up store: la strategia di distribuzione omnicanale di Rhode
Se è vero che Rhode è nato e cresciuto online, è altrettanto vero che il brand ha saputo muoversi con intelligenza anche nel mondo fisico, scegliendo con cura tempi, luoghi e modalità di espansione. Non si è trattato di una classica apertura retail, ma di un approccio misurato, coerente con l’identità digitale del marchio.
Tutto è iniziato con una distribuzione 100% e-commerce, in cui il sito ufficiale è stato strutturato per essere non solo un punto vendita, ma anche un luogo di racconto e interazione. L’esperienza utente è stata pensata in modo intuitivo, con un design che riprendeva i codici visivi del brand: pulizia, ordine, minimalismo.
Nota strategica:
Saper costruire un sito web che non si limita a “vendere” ma accompagna l’utente in una narrazione coerente è uno degli elementi chiave di conversione. Se vuoi approfondire il tema, ti consiglio di leggere Come un sito web ottimizzato può trasformare il tuo business.
Dopo aver conquistato il mercato digitale, è arrivata la seconda mossa: i pop-up store esperienziali. Da New York a Los Angeles, passando per Londra, Rhode ha aperto punti vendita temporanei in location strategiche, spesso associate a eventi o collaborazioni. Ma non si trattava di semplici shop: erano spazi immersivi, dove il brand prendeva vita in ogni dettaglio.
File chilometriche, post virali e una fortissima dimensione esperienziale hanno reso ogni apertura un evento, contribuendo a rafforzare il legame tra marca e community. La strategia ha funzionato non solo per spingere le vendite, ma soprattutto per materializzare il valore del brand: vivere Rhode, toccarlo, provarlo, fotografarlo.
Ora, con l’ingresso nei negozi Sephora previsto per l’autunno in Stati Uniti e Regno Unito, Rhode compie un ulteriore passo in avanti. La collaborazione con Elf Beauty punta a una distribuzione fisica strutturata, ma sempre sotto il controllo del brand, che vuole espandersi con attenzione, senza snaturarsi.
Curiosità:
La roadmap di espansione retail di Rhode è costruita su criteri di selezione emozionale, più che geografici. Il brand sceglie città e partner in base al fit culturale con la propria audience, non solo al potenziale di vendita.
Questo tipo di strategia omnicanale – dove online e offline si intrecciano senza frizioni – è sempre più adottata anche in ambito aziendale e B2B. E chi oggi vuole impostare una presenza digitale forte ma coerente, deve partire da una base solida: la propria infrastruttura. Se vuoi capire come farlo, può esserti utile anche la nostra guida su come creare una strategia multicanale per il marketing aziendale.

Lezioni di marketing da Rhode: come applicare questo modello a un’azienda o a un brand personale
La storia di Rhode non è soltanto un caso di successo nel mondo della cosmesi. È una lezione di marketing modernoapplicabile anche a realtà molto diverse da un celebrity brand. Ogni scelta compiuta da Hailey Bieber e dal suo team – dal lancio dei prodotti alla comunicazione social, dal design del sito alla presenza nei punti vendita – racconta un approccio integrato, concreto e replicabile.
Cosa possiamo imparare da questo caso studio?
- Meno prodotti, più valore percepito. Rhode ha dimostrato che puntare su una linea ristretta ma ben pensata aumenta la qualità percepita e la desiderabilità. Un principio valido anche nel B2B, dove la chiarezza dell’offerta è spesso un vantaggio competitivo. Ne parliamo anche nella nostra guida alla landing page che converte veramente.
- Contenuti autentici e coerenti. Il successo organico su TikTok e Instagram è arrivato non grazie a spot costosi, ma a contenuti autentici, integrati nella vita quotidiana della founder. Un approccio da cui prendere spunto se vuoi capire come sponsorizzare un prodotto in modo strategico.
- Community prima della vendita. Rhode ha costruito una community prima ancora di costruire una rete di distribuzione. Il legame tra brand e pubblico è diventato il vero asset competitivo. In contesti aziendali, questo può tradursi in una strategia di lead nurturing strutturato che accompagna l’utente dall’interesse alla conversione.
- Investimento in advertising mirato. Nonostante la forte crescita organica, Rhode ha utilizzato con precisione le campagne pubblicitarie su Meta per supportare i momenti chiave. Comprendere quanto si paga la pubblicità su Facebook o quanto costa la pubblicità su Meta è fondamentale per ottimizzare il budget.
- Strategia omnicanale ben controllata. L’ingresso graduale nel retail fisico non è stato un compromesso, ma un’estensione naturale dell’esperienza brand. Questo approccio rispecchia l’importanza di una pianificazione strategica degli investimenti digitali, come approfondiamo in questo articolo dedicato alle PMI.
Rhode ha seguito un modello chiaro. Ha identificato un pubblico, costruito un’identità forte, comunicato in modo coerente, investito in contenuti efficaci e pianificato l’espansione con precisione. Ed è proprio questo modello che oggi può ispirare imprenditori, aziende e professionisti che vogliono crescere davvero nel digitale.
FAQ — Domande frequenti su Rhode e il marketing digitale dietro il suo successo
Come ha fatto Hailey Bieber a rendere Rhode un brand da un miliardo di dollari?
Ha costruito una strategia chiara basata su pochi prodotti di alta qualità, una comunicazione autentica sui social media e una community fedele. L’utilizzo intelligente di TikTok, il posizionamento minimalista e le campagne pubblicitarie ben targetizzate hanno fatto il resto.
Cosa si può imparare dal caso Rhode se non si è una celebrity?
Anche senza una fama pregressa, è possibile applicare gli stessi principi: creare una proposta di valore chiara, usare i social in modo strategico e costruire fiducia attraverso contenuti autentici. La chiave è la coerenza.
È possibile applicare il modello Rhode anche ad aziende B2B o PMI?
Sì, molte delle logiche usate da Rhode sono replicabili: dalla semplificazione dell’offerta alla costruzione di funnel digitali, fino all’uso dell’advertising per accompagnare l’utente dalla scoperta alla conversione.
Approfondisci qui: Marketing Strategico per Aziende B2B.
Quanto conta la distribuzione fisica per un brand digitale come Rhode?
Pur essendo nato online, Rhode ha saputo sfruttare l’esperienza fisica con pop-up store e ora punti vendita selezionati. Questo dimostra che l’omnicanalità è una risorsa, purché coerente con l’identità del marchio.
Vuoi applicare le stesse logiche vincenti al tuo brand o alla tua azienda?
Che tu stia costruendo la tua immagine da zero o voglia far crescere una realtà esistente, possiamo aiutarti a sviluppare una strategia digitale solida, credibile e realmente efficace.