Cos’è la Percentuale di Interesse su LinkedIn? Guida Strategica per Imprenditori e Aziende

Cos’è la percentuale di interesse su LinkedIn e perché molti imprenditori la fraintendono

Nel momento in cui un imprenditore o un professionista nota che un proprio contenuto o il proprio profilo su LinkedIn genera “interesse”, spesso si imbatte in una percentuale senza però comprenderne a fondo il significato. Cos’è davvero questa metrica? E soprattutto: in che modo può aiutarvi concretamente a generare nuovi contatti, collaborazioni o clienti?

Per iniziare è importante chiarire che LinkedIn non utilizza ufficialmente la dicitura “percentuale di interesse” nei propri report o nelle LinkedIn Analytics. Tuttavia, l’espressione è entrata nel linguaggio comune tra utenti, recruiter e imprenditori perché descrive in modo intuitivo il comportamento degli altri utenti verso i contenuti pubblicati, i profili personali o le pagine aziendali.

In termini pratici, molti interpretano la “percentuale di interesse” come un indicatore che misura quanti utenti tra quelli raggiunti da un contenuto hanno poi interagito con esso. In questo senso, potremmo associarla a una combinazione tra:

  • CTR (Click Through Rate) → il rapporto tra clic e visualizzazioni del contenuto
  • Engagement Rate → il rapporto tra interazioni (reazioni, commenti, condivisioni) e impressioni

“Parlare di ‘interesse’ significa osservare i micro-segnali che LinkedIn registra come rilevanti: un clic sul vostro nome, un tempo di permanenza prolungato sul post, un invio messaggio o una visita al profilo.”
— Fonte: LinkedIn Help Center + Analisi profili aziendali

Nel nostro approfondimento su cos’è il CTR su LinkedIn, abbiamo analizzato in dettaglio come LinkedIn calcoli questi rapporti e quanto influenzino l’algoritmo che determina quali contenuti rendere più visibili.

Ma ciò che conta davvero per voi come azienda è comprendere cosa sottintende questa “percentuale di interesse”: è il termometro del vostro potenziale di attrazione organica sulla piattaforma. Non si tratta solo di numeri, ma di traiettorie d’attenzione che possono (e devono) essere interpretate strategicamente.

In questo senso, se state già pubblicando contenuti ma non riuscite a capire se stiano davvero interessando il vostro pubblico target, è probabile che non state monitorando le metriche giuste o non le state traducendo in azioni concrete di marketing. Questo è un problema comune che abbiamo visto in molte aziende che si affidano a LinkedIn ma senza una strategia chiara e misurabile, come raccontiamo anche nella guida su come aumentare l’engagement su LinkedIn nel 2025.

Per questo motivo è fondamentale iniziare a osservare i segnali dell’interesse — espresso o implicito — come dati decisionali. La buona notizia è che anche un’azienda con pochi follower può ottenere ottimi risultati organici su LinkedIn se sa intercettare e capitalizzare questi segnali in modo strategico.

Cosa vuol dire “interessato” su LinkedIn e perché compare questa informazione

Quando un imprenditore nota la dicitura “interessato al tuo profilo” su LinkedIn o riceve una notifica che segnala un aumento dell’interesse, spesso si chiede cosa significhi concretamente. Non si tratta di un semplice dato di vanità, ma di un segnale strategico che può diventare un’opportunità concreta di business, se analizzato con metodo.

LinkedIn, attraverso la sezione Chi ha visitato il tuo profilo e i report avanzati delle Pagine Aziendali, mostra in maniera aggregata o dettagliata le interazioni e i segnali d’interesse ricevuti. Questo interesse può manifestarsi in varie forme:

  • Una visualizzazione del profilo da parte di un utente
  • Un click su un contenuto aziendale
  • Un commento o una reazione a un post
  • Una visita ripetuta al profilo o alla pagina
  • Un salvataggio del post nei preferiti
  • L’invio di una richiesta di collegamento dopo aver visto un contenuto

Tutti questi comportamenti contribuiscono a ciò che LinkedIn interpreta — e talvolta mostra come notifica — con la formula: “X persone hanno mostrato interesse verso il tuo profilo” oppure “La tua attività recente ha generato un aumento dell’interesse”.

Secondo i dati di LinkedIn, il 70% delle interazioni che si trasformano in opportunità B2B nasce da interesse passivo: utenti che non commentano né scrivono, ma osservano, cliccano, visitano e restano silenziosamente coinvolti.

“Le metriche più sottovalutate su LinkedIn sono proprio quelle non dichiarate: il tempo speso su un post, le visite silenziose, i clic che non si trasformano subito in engagement visibile.”
— Hootsuite 2025 LinkedIn Data Trends Report

In particolare, per chi gestisce una pagina aziendale, è possibile osservare questi segnali attraverso le LinkedIn Analytics, dove compare una sezione dedicata a:

  • Visitatori del profilo aziendale
  • Coinvolgimento post per tipo di pubblico
  • Conversioni (per chi usa form o CTA nella pagina)

Molti imprenditori interpretano la percentuale di interesse come un mix tra visualizzazioni e clic — e in effetti più utenti cliccano rispetto a quelli che vedono, maggiore sarà questa percentuale. Il punto cruciale è: perché cresce o diminuisce?

Per rispondere servono strumenti, ma anche strategia. Come spieghiamo nella guida su come aumentare la visibilità del tuo sito web nel 2025la visibilità da sola non basta se non viene sostenuta da contenuti realmente rilevanti e orientati a generare interazioni significative.

Chi mostra interesse su LinkedIn ha quasi sempre un’intenzione: capire chi siete, cosa fate, se siete competenti, se siete affidabili. In altre parole, sta valutando se valete il suo tempo. E questo, nel business, è già un precontatto commerciale potenziale.

Perché è importante per imprenditori e aziende monitorare l’interesse su LinkedIn

L’interesse mostrato su LinkedIn — sia attraverso visite al profilo, clic sui contenuti o visualizzazioni delle pagine aziendali — rappresenta molto più di un dato da consultare per curiosità. È uno strumento di valutazione del mercato e, soprattutto, una leva per le strategie digitali.

Per le aziende, e in particolare per chi gestisce attività B2B, sapere come funziona l’interesse su LinkedIn significa capire cosa attira davvero l’attenzione dei potenziali clienti o partner. Quando un imprenditore osserva un incremento dell’interesse su un post, su un profilo o su una pagina aziendale, si trova davanti a un segnale chiaro: qualcosa ha colpito il pubblico giusto.

Non sapere come interpretare e sfruttare questi segnali può però portare a un grave spreco di potenziale.

Secondo LinkedIn B2B Marketing Benchmark 2024, l’85% dei decision-maker aziendali dichiara di valutare il profilo LinkedIn e i contenuti pubblicati prima di decidere se rispondere a una proposta commerciale. Ciò significa che ogni punto di contatto, ogni click, ogni visita ha un valore di pre-vendita.

La percentuale di interesse, anche se non rappresentata da una metrica ufficiale, è quindi un concetto utile per valutare:

  • Quanto engagement reale stanno ottenendo i contenuti aziendali
  • Qual è il tasso di attenzione generato da post, articoli o campagne
  • Quanto è competitiva e attraente la vostra identità digitale

Ecco perché è strategico integrare l’analisi dell’interesse nei processi di marketing e vendita. Una pagina aziendale che riceve visite ma non genera interazioni potrebbe necessitare di:

  • Una revisione del tone of voice e della comunicazione
  • Un ripensamento del tipo di contenuto pubblicato
  • Una maggiore integrazione con contenuti ad alto impatto, come quelli che abbiamo esplorato nella guida su come aumentare l’engagement su LinkedIn

Inoltre, attraverso strumenti di LinkedIn Analytics per imprenditori, è possibile segmentare il pubblico per settore, ruolo professionale, localizzazione geografica. Questo consente alle aziende di capire quale tipologia di interlocutore sta dimostrando interesse e quindi di calibrare in modo molto più efficace messaggi, contenuti, offerte o proposte commerciali.

“L’interesse su LinkedIn è come il traffico su un sito web: se non lo misuri, non puoi migliorarlo. Ma se lo comprendi, puoi trasformarlo in valore commerciale.”
— LinkedIn B2B Institute

Se siete tra quelle aziende che pubblicano contenuti ma non vedono ritorni concreti in termini di relazioni o clienti, probabilmente non state analizzando le metriche che contano davvero. E l’interesse, anche se non esplicitato con una label fissa come avviene per il CTR o l’engagement rate, è una delle più sottovalutate — ma potentissime — armi che avete per generare opportunità.

Per approfondire come tradurre questi dati in strategia, consigliamo anche la lettura di Come Raggiungere Potenziali Clienti su LinkedIn, in cui spieghiamo come collegare interesse, visibilità e acquisizione di contatti qualificati.

Come interpretare l’interesse mostrato da un profilo o un contenuto su LinkedIn

Capire chi è interessato al vostro profilo LinkedIn o ai contenuti aziendali pubblicati è un passo essenziale per trasformare semplici visualizzazioni in opportunità reali di business. L’interesse, come visto, può emergere da diverse azioni: una visita al profilo, un like su un post, un click su un link, una richiesta di connessione o una condivisione.

Tuttavia, non tutte le interazioni hanno lo stesso peso strategico. Per interpretare correttamente ciò che LinkedIn vi sta segnalando come “interesse”, è importante andare oltre la superficie dei numeri.

Uno dei segnali più ricchi di significato è rappresentato dalle visite al profilo personale o alla pagina aziendale, anche in assenza di interazione pubblica. Se una persona visualizza più volte il vostro profilo o lo fa dopo un contenuto pubblicato, si tratta di interesse attivo. Un comportamento simile, se ripetuto da utenti in target (CEO, Marketing Manager, HR, ecc.), è spesso l’inizio inconsapevole di un funnel commerciale.

Nella sezione Chi ha visualizzato il tuo profilo — disponibile per gli utenti base in modo limitato e in maniera estesa per chi ha LinkedIn Premium — si possono ricavare indicazioni utili come:

  • Ruolo e posizione dell’utente
  • Azienda di provenienza
  • Settore e località geografica
  • Frequenza delle visite

Ecco un esempio concreto (ipotetico ma realistico):

Azione dell’utenteSignificato strategicoAzione suggerita
Ha visualizzato il profilo 3 volte in 2 giorniAlto interesseInviare un messaggio di contatto personalizzato
Ha cliccato sul contenuto ma non ha interagito pubblicamenteInteresse silenziosoCreare un contenuto che approfondisca quel tema
Ha visitato la pagina aziendale dopo aver visto un postInteresse verso l’offertaRafforzare la CTA sulla pagina aziendale

Inoltre, per chi gestisce una pagina aziendale, LinkedIn fornisce una panoramica chiara su:

  • Tipologia di utenti che interagiscono
  • Andamento delle visite nel tempo
  • Performance per contenuto (engagement, CTR, visualizzazioni, click su link)

Queste informazioni vanno lette con attenzione e contestualizzate rispetto al tipo di pubblico che desiderate attrarre. Ad esempio, se i contenuti ottengono click ma da settori non coerenti con la vostra offerta, significa che state attirando l’attenzione sbagliata e va rivisto l’angolo editoriale.

In un nostro articolo dedicato a quanto è un buon engagement rate su LinkedIn, abbiamo chiarito come non sia sufficiente avere molte interazioni, ma serve che siano qualificate. Lo stesso vale per l’interesse: il numero conta poco se non è in linea con i vostri obiettivi aziendali.

“Non è importante quanti vedono il tuo profilo, ma chi lo fa, con quale frequenza, e cosa fa dopo averti trovato.”
— LinkedIn Sales Solutions Insights 2025

Per questo motivo, è utile monitorare l’interesse come si farebbe con un funnel: visualizzazione → interazione → collegamento → messaggio → conversione. Non è un dato da guardare una tantum, ma una componente viva della vostra strategia LinkedIn.

Infine, se il vostro profilo genera visite ma nessuno vi contatta, è il momento di lavorare su credibilità e contenuti, due pilastri che approfondiamo nella guida su come trovare clienti su LinkedIn.

Come aumentare l’interesse verso il tuo profilo o pagina aziendale su LinkedIn

Una volta compreso cosa significa l’interesse su LinkedIn e come interpretarlo, il passo successivo è stimolarlo consapevolmente. Per imprenditori e aziende, generare attenzione qualificata non è questione di fortuna o algoritmi, ma di posizionamento strategico e contenuti coerenti.

Aumentare l’interesse verso un profilo o una pagina aziendale significa lavorare su tre leve fondamentali:

  1. Ottimizzazione del profilo o della pagina aziendale
  2. Produzione costante di contenuti ad alto valore
  3. Interazione attiva e mirata con il pubblico target

1. Ottimizzazione strategica del profilo o della pagina

Molte aziende sottovalutano quanto sia determinante l’impatto visivo e contenutistico del profilo LinkedIn. Una foto professionale, una headline chiara, un riepilogo efficace e, nel caso delle pagine, una descrizione aziendale che racconti davvero perché fare business con voi, sono elementi essenziali per trasmettere autorevolezza e affidabilità già al primo sguardo.

Nel nostro articolo su come fare un sito web efficace, abbiamo mostrato quanto sia importante che il messaggio identitario sia chiaro e convincente. La stessa logica vale per LinkedIn: se non raccontate bene chi siete e cosa fate, l’interesse non si genera o si disperde.

2. Contenuti che stimolano il pubblico giusto

Per migliorare l’interesse su LinkedIn, serve pubblicare contenuti che rispondano a problemi concreti del proprio target e che siano orientati all’azione. Non basta postare aggiornamenti generici aziendali: serve creare contenuti capaci di:

  • Trasmettere valore pratico (guide, checklist, casi studio)
  • Suscitare domande o confronto (sondaggi, opinioni)
  • Rafforzare la posizione di esperti nel proprio settore

Per esempio, se siete un’azienda che offre servizi di marketing, un contenuto come quanto costa sponsorizzare un post su LinkedIn attirerà un pubblico che sta valutando azioni promozionali e potrebbe aver bisogno di supporto professionale.

💡 Tip pratico: create contenuti “a imbuto”.
Un contenuto “ampio” che attiri l’interesse, seguito nei giorni successivi da uno più tecnico che ne approfondisca un aspetto operativo. Questa è una strategia efficace per mantenere viva l’attenzione e trasformare l’interesse iniziale in conversione commerciale.

3. Interazione proattiva

LinkedIn non è una vetrina statica. È un ambiente relazionale. L’interesse che ricevete dipende anche da quello che donate. Commentare post pertinenti, interagire con contenuti di potenziali clienti, condividere opinioni sui trend del settore: tutto questo aumenta la visibilità del vostro profilo o pagina e genera un meccanismo di reciprocità.

Come approfondiamo nella guida su quanto spesso pubblicare su LinkedIn, la costanza — senza eccessi — è un elemento chiave. Pubblicare 2-3 volte a settimana, con contenuti pensati per stimolare attenzione e coinvolgimento, mantiene vivo l’interesse verso la vostra presenza.

“Il contenuto migliore non è quello più creativo, ma quello più rilevante per chi lo riceve.”
— LinkedIn Marketing Lab – Best Practices 2025

E ancora, è importante monitorare le reazioni e rispondere ai commenti: ogni interazione è una micro-occasione per consolidare la relazione e amplificare il reach organico.

In sintesi, aumentare l’interesse su LinkedIn non è questione di pubblicare di più, ma di pubblicare meglio, interagire in modo intelligente e presentarsi con un’identità forte e coerente. Solo così si costruisce una presenza digitale che non solo attira, ma converte l’interesse in fiducia e la fiducia in clienti.

Dati, impression, interazioni: facciamo chiarezza sulle metriche LinkedIn più importanti per imprenditori e aziende

Per imprenditori e aziende che vogliono sfruttare LinkedIn come strumento di marketing digitale, interpretare correttamente i dati disponibili è cruciale. Spesso si sente parlare di impressioninterazionivisite al profiloengagement, ma cosa significano realmente queste metriche e come si collegano all’idea di “interesse” su LinkedIn?

Impression LinkedIn: cosa sono e perché contano

Le impression rappresentano il numero di volte in cui un contenuto è stato mostrato sul feed degli utenti. È una metrica fondamentale per capire la portata organica di un post o di un aggiornamento.

⚠️ Attenzione: le impression non equivalgono a visite o clic, ma indicano solo che il contenuto è apparso sullo schermo di qualcuno.

Secondo il report Qual è un buon engagement rate su LinkedIn, un buon rapporto tra interazioni e impression è sintomo di contenuti di qualità che generano interesse reale, non solo passivo.

Interazioni: il termometro dell’interesse attivo

Le interazioni comprendono like, commenti, condivisioni e clic sui link all’interno dei post. Sono l’aspetto più visibile dell’interesse generato e, in termini di LinkedIn Analytics, contribuiscono a:

  • Migliorare la visibilità organica (l’algoritmo premia i contenuti con molte interazioni)
  • Incrementare il reach verso il pubblico target
  • Costruire la reputazione del profilo o della pagina aziendale

Le interazioni, però, vanno analizzate in relazione al pubblico e al settore di riferimento. Ad esempio, un contenuto con poche interazioni ma da profili di alto livello decisionale può avere un valore superiore rispetto a molte interazioni da utenti non in target.

Visite al profilo e alla pagina aziendale

Oltre a impression e interazioni, le visite al profilo o alla pagina aziendale sono un dato fondamentale per valutare l’interesse. Se un contenuto spinge molti utenti a visitare il vostro profilo, significa che il messaggio ha generato curiosità e desiderio di approfondimento.

Questa metrica è spesso correlata alla cosiddetta “percentuale di interesse” che molti imprenditori cercano di interpretare.

Metriche da monitorare con LinkedIn Analytics

LinkedIn mette a disposizione un pannello dedicato per le aziende e per gli utenti con LinkedIn Premium, dove è possibile analizzare:

MetricaCosa indicaPerché è importante
ImpressionQuante volte il contenuto è stato mostratoMisura la visibilità potenziale
ClickQuanti clic sono stati fatti sul post o linkIndica interesse attivo concreto
Interazioni totaliSomma di like, commenti e condivisioniSegnala engagement e partecipazione
Visite al profiloNumero di visite al profilo o pagina aziendaleMostra la capacità di attrazione
Nuovi followerIncremento dei followerMisura la crescita della comunità

Un’azienda che sa interpretare questi dati può affinare la propria strategia digitale, creando contenuti sempre più mirati e capaci di attrarre il giusto pubblico.

“Non misurare queste metriche è come guidare un’auto al buio: si rischia di andare fuori strada.”
— HubSpot Marketing Data Report 2024

Per chi volesse approfondire come usare al meglio queste metriche per acquisire clienti e migliorare la propria strategia, consigliamo la lettura di Come Raggiungere Potenziali Clienti su LinkedIn.

Come usare questi dati per attrarre clienti su LinkedIn

Il vero valore della percentuale di interesse su LinkedIn emerge quando i dati raccolti vengono trasformati in azioni concrete per attrarre clienti e generare opportunità di business. Per imprenditori e aziende, l’analisi dell’interesse deve diventare parte integrante di una strategia di marketing digitale mirata, orientata a trasformare l’attenzione degli utenti in contatti qualificati.

Dalla misurazione all’azione: il ciclo virtuoso

Monitorare metriche come impression, visite al profilo, interazioni e richieste di collegamento permette di identificare il pubblico realmente interessato. A questo punto, è fondamentale:

  • Segmentare gli utenti per ruolo, settore e livello decisionale, sfruttando le LinkedIn Analytics
  • Personalizzare la comunicazione in base all’interesse manifestato, ad esempio inviando messaggi mirati a chi ha visitato più volte il profilo o interagito con i contenuti
  • Creare contenuti ad hoc per mantenere vivo l’interesse e spingere verso la conversione

In quest’ottica, LinkedIn diventa uno strumento efficace per il lead nurturing strategico, come approfondito nella nostra guida dedicata al lead nurturing strategico nel B2B, dove spieghiamo come coltivare i contatti fino alla vendita.

Strategie pratiche per convertire interesse in clienti

  • Messaggi diretti personalizzati: dopo aver individuato profili che hanno visitato o interagito più volte, inviate un messaggio di approccio professionale, magari offrendo contenuti esclusivi o una consulenza gratuita.
  • Call to Action mirate: inserite nelle vostre pagine aziendali e nei post CTA chiare che invitino l’utente a fare un passo successivo, come visitare il sito o prenotare un incontro.
  • Campagne di retargeting LinkedIn Ads: per chi dispone di un budget, è possibile utilizzare i dati di interesse per creare campagne mirate a chi ha già mostrato attenzione, aumentando il tasso di conversione.

Perché integrare l’analisi dell’interesse nella strategia di marketing

Il monitoraggio continuo dell’interesse permette di evitare sprecchi di tempo e risorse su pubblici non qualificati, mentre permette di potenziare la relazione con prospect realmente interessati.

Imprenditori e aziende che adottano questo approccio intelligente e basato sui dati riescono a costruire una pipeline di contatti di qualità, facilitando la crescita del business.

Se desiderate scoprire come costruire una strategia integrata efficace, vi consigliamo di leggere anche il nostro approfondimento su Come Raggiungere Potenziali Clienti su LinkedIn, dove spieghiamo tecniche pratiche per la lead generation su LinkedIn.

Strumenti utili per monitorare l’interesse su LinkedIn: soluzioni gratuite e professionali

Per imprenditori e aziende che vogliono sfruttare al massimo il potenziale di LinkedIn, conoscere e utilizzare i giusti strumenti di analisi è fondamentale per monitorare l’interesse e ottimizzare la propria presenza digitale.

Strumenti gratuiti offerti da LinkedIn

  • LinkedIn Analytics
    Disponibile per tutte le pagine aziendali, fornisce dati essenziali su impression, visite, interazioni, follower e performance dei contenuti. È il primo punto di riferimento per chiunque voglia comprendere come il pubblico risponde ai propri post e alla pagina.
  • Chi ha visualizzato il tuo profilo
    Accessibile agli utenti base, consente di vedere una lista parziale di chi ha visitato il profilo personale. Con LinkedIn Premium, la lista è più completa e permette di analizzare meglio i profili visitatori, utile per individuare potenziali clienti o partner.
  • LinkedIn Sales Navigator (versione trial e a pagamento)
    Offre funzionalità avanzate per il monitoraggio del pubblico e il lead generation, tra cui alert su nuove visite, ricerche approfondite e integrazione CRM.

Strumenti gratuiti di terze parti e tool per LinkedIn

  • Shield Analytics (trial gratuito)
    Uno strumento che consente di analizzare in modo approfondito le metriche di engagement, reach e crescita del profilo personale e aziendale, molto apprezzato da marketer e imprenditori.
  • Hootsuite / Buffer
    Anche se più orientati alla gestione social complessiva, offrono report sulle performance LinkedIn e suggerimenti per migliorare l’engagement.
  • Google Analytics
    Non direttamente collegato a LinkedIn, ma utile per tracciare il traffico proveniente da LinkedIn verso il sito web aziendale e valutare conversioni.

Come scegliere lo strumento giusto

Per un imprenditore con risorse limitate, la combinazione tra LinkedIn Analytics e la sezione “Chi ha visitato il profilo” è già un buon punto di partenza per monitorare l’interesse e prendere decisioni strategiche.

Per chi invece vuole implementare strategie più sofisticate di lead nurturing e misurazione, strumenti come LinkedIn Sales Navigator e Shield Analytics offrono un valore aggiunto.

Ricordiamo che, indipendentemente dallo strumento scelto, l’importante è:

  • Usare i dati per guidare la strategia, non solo per monitorarla
  • Integrare le metriche LinkedIn con altri dati di marketing e CRM
  • Creare un ciclo continuo di analisi, intervento e misurazione

Inoltre, per chi desidera una strategia completa che unisca ottimizzazione del sito, pubblicità e social media marketing, consigliamo di approfondire la nostra guida su Come Portare Traffico sul Sito Web Senza Pagare.

Contattaci per ulteriori informazioni.

Vuoi chiederci qualcosa? Noi siamo qui per te in tutti i modi che vuoi!

Condividi l'articolo su:
Torna in alto