Quanto costa una campagna pubblicitaria? Guida pratica per imprenditori e aziende

Che cosa significa davvero “quanto costa una campagna pubblicitaria?”

Quando un imprenditore cerca su Google “quanto costa una campagna pubblicitaria?”, nella maggior parte dei casi non sta cercando un numero preciso.
Sta cercando di rispondere a una domanda molto più concreta:

“Quanto devo investire per ottenere nuovi clienti in modo prevedibile, senza buttare soldi in pubblicità che non funziona?”

Il punto è che il costo di una campagna pubblicitaria non è mai un prezzo di listino. Non esiste una “tariffa standard” valida per tutte le aziende, per tutti i settori e per tutti i canali. Esiste invece un investimento che dipende da una serie di variabili strategiche:

  • il tuo settore (un clic in ambito legale costa molto più di un clic per un ristorante);
  • il tipo di campagna (brand awareness, lead generation, vendite, prenotazioni, lancio prodotto);
  • il canale scelto (Google Ads, Meta Ads, LinkedIn Ads, stampa, radio, TV…);
  • l’area geografica e la concorrenza diretta;
  • la durata e l’intensità della campagna;
  • la presenza o meno di una strategia di marketing digitale integrata che lavora insieme agli annunci e non “contro”.

Per molte PMI, per esempio, le analisi più recenti sul budget marketing mostrano che l’investimento complessivo in comunicazione si colloca spesso tra il 3% e il 5% del fatturato annuo, quando l’azienda decide di lavorare in modo strutturato e non occasionale.
All’interno di questa quota, la campagna pubblicitaria online è una delle voci principali, insieme a sito web, contenuti e strumenti di analisi.

Non a caso, alcune linee guida operative suggeriscono che per “iniziare a farsi conoscere” in modo serio, una campagna pubblicitaria efficace abbia bisogno di un budget mensile compreso indicativamente tra 700 € e 2.000 €, a seconda del mercato e degli obiettivi.
Non si tratta di cifre scolpite nella pietra, ma di ordini di grandezza realistici per chi vuole risultati tangibili, non solo “visibilità”.

La vera domanda non è “quanto costa una campagna pubblicitaria?”, ma
“quanto è sostenibile per la mia azienda un investimento che mi porti risultati misurabili?”

In questo quadro, è fondamentale distinguere almeno tre livelli di costo:

  1. Budget media: ciò che versi alle piattaforme (Google, Meta, LinkedIn, ecc.) per mostrare gli annunci ai tuoi potenziali clienti.
  2. Fee di gestione: il costo dell’agenzia o del professionista che progetta, ottimizza e monitora la campagna [– esattamente il tipo di servizio che offriamo nella gestione di campagne pubblicitarie professionali].
  3. Costi di struttura: tutto ciò che serve perché la campagna possa funzionare davvero: un sito web efficace, una landing page che converte, sistemi di tracciamento, eventuali creatività foto/video, email di follow-up.

Se la campagna porta traffico ma il sito non è progettato per trasformare le visite in contatti, il costo pubblicitario “per clic” o “per mille visualizzazioni” smette di avere senso. In questo, molte aziende scoprono che prima ancora di aumentare il budget pubblicitario, conviene investire in un sito web ottimizzato per il business, sia a livello di struttura sia di contenuti orientati alla conversione – come approfondiamo nella nostra guida su come creare un sito web davvero efficace.

Un altro elemento chiave è la misurabilità: oggi non ha più senso parlare di costo della campagna senza collegarlo ai dati reali.
Strumenti come Google Analytics e le piattaforme pubblicitarie permettono di osservare:

  • quante persone hanno visto l’annuncio;
  • quante hanno cliccato (CTR);
  • quante hanno lasciato un contatto, richiesto un preventivo o acquistato;
  • quanto è costato, in media, ogni nuovo lead o cliente.

In altre parole, il costo della campagna pubblicitaria deve sempre essere letto alla luce di indicatori come ROAS (Return On Ad Spend) e costo per acquisizione: se investo 1.000 € e genero 4.000 € di vendite attribuibili alle campagne, il rapporto 4:1 indica un buon utilizzo del budget, mentre una campagna che genera solo visite “curiose” non sta lavorando per il business.

Per questo, come agenzia, ragioniamo quasi sempre in questi termini:

Non vendiamo “campagne”, ma investimenti misurabili che devono potersi difendere davanti ai numeri.

E tutto l’articolo che stai leggendo nasce proprio da questa visione: spiegare da cosa dipende il costo, quali fasce di budget hanno senso per una PMI e quando conviene affidarsi a professionisti per gestire pubblicità online professionale aziendale invece di procedere “per tentativi”.

Da cosa dipende realmente il costo di una campagna pubblicitaria? Le variabili che ogni imprenditore deve conoscere

Il costo di una campagna pubblicitaria non è mai un numero fisso: è il risultato di un insieme di fattori che determinano quanto bisogna investire per ottenere risultati concreti. Chi cerca su Google “quanto costa una campagna pubblicitaria?” spesso non conosce le dinamiche interne che influenzano il budget. E questo è uno dei motivi per cui molte campagne falliscono: vengono impostate con un budget casuale, senza capire come funziona veramente il mercato dell’advertising.

Nella nostra esperienza come agenzia che gestisce quotidianamente campagne pubblicitarie professionali, vediamo che il costo finale dipende da almeno sei variabili strutturali, ognuna con un impatto diretto sul rendimento.


1. Il settore e la competitività del mercato

Il primo elemento che determina il costo di una campagna pubblicitaria è il settore di riferimento. Esistono mercati in cui il costo per clic è molto basso (ristorazione, retail locale), e altri in cui anche solo “entrare all’asta” richiede investimenti molto più elevati (legale, assicurativo, immobiliare, consulenza finanziaria).

Secondo le analisi più recenti delle aste pubblicitarie, i costi medi sui principali canali si distribuiscono in questo modo:

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Nel nostro lavoro, vediamo quotidianamente come differenze minime nel settore generino scostamenti enormi nei costi. Lo abbiamo spiegato anche nell’articolo dedicato a quanto costa un click su Google Ads: nei settori più competitivi un singolo clic può costare 5–10 volte di più rispetto ai mercati meno aggrediti.

Per questo ogni preventivo serio parte sempre da una domanda:
quanto costa “comprare spazio” nel tuo settore?


2. La piattaforma scelta: Meta Ads, Google Ads, LinkedIn Ads, stampa, radio o TV

Il secondo elemento è la piattaforma su cui decidi di investire. Ogni canale ha logiche e costi radicalmente diversi.

In generale:

PiattaformaCosto medioQuando usarlaNote strategiche
Google AdsMedio/AltoQuando l’utente cerca già ciò che vendiAltissima intenzione d’acquisto
Meta Ads (Facebook/Instagram)Basso/MedioPer costruire domanda, notorietà e generare leadOttimo rapporto costo/risultato in molti settori
LinkedIn AdsAltoTarget professionale, B2B, servizi premiumUno dei costi per clic più alti del mercato
Radio/TVAlto/VariabilePer aumentare brand awareness su larga scalaNecessita continuità e creatività professionale
StampaMedioPer posizionamento e autorevolezzaMeno misurabile rispetto all’online

Approfondiamo questi temi in diversi contenuti specialistici, ad esempio in differenza tra Facebook Ads e Google Ads e in come funziona Meta Ads per aziende, dove spieghiamo come scegliere correttamente il canale in base al modello di business.

La scelta della piattaforma non determina solo il costo, ma anche la velocità con cui potrai ottenere risultati, la qualità dei lead e l’impatto sul tuo brand.


3. Gli obiettivi della campagna

Il costo varia notevolmente in base a ciò che vuoi ottenere.
Possiamo riassumere così le macro-categorie di obiettivi:

  • Awareness: mostrare il brand a più persone possibile. Costo più basso, ma risultati più indiretti.
  • Consideration: generare traffico qualificato verso il sito o la landing page.
  • Conversione: generare contatti, vendite, prenotazioni o richieste di preventivo. Costo più alto, ma anche più misurabile.

Nella guida obiettivi Meta Ads per imprese spieghiamo nel dettaglio come la piattaforma modifica i costi in base all’obiettivo impostato.

Una campagna che punta alla conversione costerà sempre più di una campagna di “visibilità”, perché la piattaforma deve lavorare per trovare utenti predisposti all’azione, non semplici spettatori.


4. L’area geografica e la densità della concorrenza

Una campagna su un territorio molto competitivo come Milano, Roma, Bologna o il Triveneto può costare fino al 40-60% in più, a parità di obiettivo, rispetto a una campagna in aree meno affollate dal punto di vista pubblicitario.

Lo vediamo quotidianamente nella gestione delle campagne per attività locali e nazionali: il costo cambia non solo città per città, ma anche quartiere per quartiere.

Questo influisce direttamente sul budget consigliato: investire 150 € al mese in una grande città spesso non consente alla piattaforma di ottimizzare in modo efficace.


5. La qualità del sito web o della landing page

Questa è probabilmente la variabile più trascurata da chi non ha esperienza:
una campagna pubblicitaria costa meno quando il sito converte di più.

Un sito lento, confuso o non progettato per generare contatti può:

  • far lievitare il costo per risultato,
  • ridurre il punteggio di qualità su Google Ads,
  • diminuire il CTR,
  • aumentare la dispersione del budget.

È lo stesso concetto che sviluppiamo approfonditamente nella guida come creare un sito web efficace e in landing page strategica per la conversione.

La pubblicità non può correggere un sito che non funziona.
Può solo amplificarne i difetti.

Per questo, prima di parlare di budget pubblicitario, valutiamo sempre:

  • velocità del sito,
  • struttura dei contenuti,
  • chiarezza della proposizione di valore,
  • presenza di sistemi di tracciamento (Analytics, Conversion API, eventi).

6. La durata e la continuità della campagna

Una campagna sporadica da 10 giorni può avere un costo per risultato molto più alto rispetto a una campagna strutturata su 60–90 giorni.

Le piattaforme pubblicitarie lavorano con algoritmi che migliorano nel tempo.
Interrompere continuamente le campagne distrugge la fase di apprendimento, aumentando i costi fino al 70%.

Ecco perché nei nostri servizi professionali di social media Ads consigliamo sempre una durata minima che consenta alla piattaforma di generare dati reali, non solo impressioni casuali.


Tabella riepilogativa delle variabili che influenzano il costo della campagna

VariabileImpatto sul costoPerché incide
SettoreAltoMaggiore concorrenza = aste pubblicitarie più costose
PiattaformaMedio/AltoOgni canale ha costi CPC/CPM diversi
ObiettivoAltoLe conversioni richiedono più budget della visibilità
Area geograficaMedioPiù concorrenza = maggior costo per risultato
Sito/landing pageAltissimoUna pagina non ottimizzata moltiplica il costo per contatto
DurataMedioLe campagne brevi costano di più per mancanza di dati

Quanto costa una campagna pubblicitaria online? Fasce di budget reali, investimenti consigliati e casi concreti per aziende e professionisti

Quando parliamo di quanto costa una campagna pubblicitaria online, dobbiamo partire da un principio fondamentale: oggi il digitale non è più un’opzione aggiuntiva, è la base di qualunque strategia di acquisizione clienti. Ma per capire l’investimento necessario, serve definire fasce di budget realistiche e coerenti con i dati del mercato, non numeri arbitrari o “consigli generici”.

Il costo di una campagna online dipende in larga parte dalla piattaforma utilizzata. Google Ads, Meta Ads, LinkedIn Ads, YouTube Ads e TikTok Ads hanno logiche economiche completamente diverse, come approfondiamo anche nell’articolo dedicato a come funziona Meta Ads e in come funziona Google Ads per imprenditori.
Di conseguenza, anche il budget deve adattarsi a queste dinamiche.

Per questo motivo, come agenzia che gestisce campagne pubblicitarie per PMI, professionisti e aziende strutturate, utilizziamo fasce di budget basate su dati reali raccolti negli anni e sull’andamento dei costi delle aste pubblicitarie.


1. Fasce di budget per Meta Ads (Facebook e Instagram)

Meta Ads è spesso il primo canale per molte aziende perché permette di raggiungere rapidamente un pubblico ampio con un costo per mille impressioni (CPM) relativamente accessibile.

Ecco una stima realistica di investimento:

Obiettivo della campagnaBudget minimo consigliatoRisultati attesiNote tecniche
Brand Awareness150–250 € / meseAmpia visibilità, ma bassa azionePerfetto per attività locali o lancio brand
Traffico al sito250–400 € / meseVisite qualificate alla landingNecessario un sito veloce, vedere come migliorare la velocità del sito
Lead Generation400–800 € / meseRichieste contatto, preventivi, prenotazioniRichiede ottime creatività + tracciamento
Conversioni (vendite)700–1500 € / meseVendite online o prenotazioni costantiDipendente da qualità e UX dell’e-commerce

La fascia 400–800 € è la più comune tra le PMI che vogliono iniziare a “fare sul serio”.
Aumentando il budget, la piattaforma ha più dati e ottimizza meglio, abbassando il costo per risultato.

Questa dinamica è la stessa che spieghiamo quando analizziamo quanto costano Facebook Ads nel 2025 e come si fanno le sponsorizzate su Meta.


2. Fasce di budget per Google Ads (ricerca, display, shopping)

Google Ads è storicamente la piattaforma con la maggiore intenzione d’acquisto: chi cerca su Google ha già un problema da risolvere, un servizio da scegliere o un prodotto da acquistare.

Questa intenzione superiore però ha un impatto diretto sui costi.

In una campagna Google Ads, i budget minimi consigliati sono:

Tipo di campagnaBudget minimo consigliatoPerché costa così
Rete di ricerca (Search)300–600 € / meseCPC più elevati, alta competizione
Rete Display150–300 € / meseCPM bassi, perfetta per awareness
Shopping (e-commerce)400–800 € / meseRichiede feed prodotti ottimizzato
Campagne Performance Max500–1000 € / meseAlgoritmo che amplifica i risultati nel tempo

È molto utile integrare questo con la guida quanto investire su Google Ads e con quanto si paga Google Ads per comprendere come una campagna strutturata non può funzionare con 3 € al giorno.

Google Ads è ideale per chi vuole clienti pronti all’acquisto, come:

  • studi professionali;
  • aziende di servizi;
  • e-commerce;
  • attività locali;
  • imprese B2B.

Ma deve essere valutato tenendo conto del costo del clic nel proprio settore (tema che analizziamo in quanto costa un click su Google Ads).


3. Fasce di budget per LinkedIn Ads: la piattaforma più costosa ma più efficace nel B2B

LinkedIn Ads è la piattaforma professionale per eccellenza, ma anche la più costosa.
È utilizzata da aziende B2B, consulenti, software house, studi tecnici e professionisti con ticket elevato.

Il costo medio per clic spesso supera i 4–7 €, mentre campagne premium possono arrivare a 15 € a clic.

Tipo di campagnaBudget minimo consigliatoMotivazione
Awareness professionale400–700 € / meseCPM elevati ma pubblico molto qualificato
Lead Generation B2B700–1500 € / meseRichiede moduli e contenuti di valore
Campagne di conversione1000–2000 € / meseIdeale per aziende con ticket elevato

Approfondiamo questi aspetti nella guida quanto costa LinkedIn Ads e in come funzionano le LinkedIn Ads.

In nessuna piattaforma il concetto “più paghi, migliore è il pubblico” è così vero come su LinkedIn: gli algoritmi selezionano professionisti, titolari d’azienda, decision maker, e questo comporta un’asta molto più competitiva.


4. Fasce di budget per YouTube Ads e TikTok Ads

Questi due canali stanno diventando centrali nelle strategie multicanale:

  • YouTube Ads: eccellente per storytelling, branding e remarketing.
  • TikTok Ads: perfetto per e-commerce, servizi veloci, brand emergenti.

Fasce realistiche:

PiattaformaBudget minimoNote
YouTube Ads300–600 € / mesePerfetta per campagne video e remarketing
TikTok Ads200–400 € / meseCPM competitivi e creatività ad alta resa

Anche in questo caso, funzionano molto bene quando affiancati a un ecosistema digitale completo, come approfondiamo in ecosistema digitale integrato per aziende.


5. Budget medio consigliato per una PMI che vuole crescere davvero

Dopo centinaia di campagne gestite, possiamo sintetizzare così:

Una PMI che vuole usare la pubblicità online per generare clienti in modo continuativo deve investire tra 500 € e 1.500 € al mese a seconda del settore, dell’obiettivo e della concorrenza.

Si tratta del budget necessario affinché le piattaforme raccolgano dati sufficienti, ottimizzino gli annunci e riducano il costo per risultato nel tempo.

È lo stesso motivo per cui spieghiamo nell’articolo sulle strategie di lead nurturing B2B che una campagna non può essere valutata su base settimanale: il digitale è una macchina che si affina mese dopo mese.


Tabella comparativa: fascia di costo per canale pubblicitario

PiattaformaFascia di budget consigliataIntensità risultatiPerfetta per
Meta Ads300–900 €Alta nel B2CPMI, attività locali, e-commerce
Google Ads400–1000 €Altissima intenzione d’acquistoServizi, professionisti, aziende
LinkedIn Ads700–2000 €Forte nel B2BConsulenti, software, studi tecnici
TikTok Ads200–400 €Alta per brand emergentiE-commerce, prodotti visivi
YouTube Ads300–600 €Media/AltaBrand, storytelling, remarketing

Quanto costa una campagna pubblicitaria offline? Radio, TV, stampa, affissioni e riviste: investimenti reali per aziende

Quando parliamo di costi pubblicitari offline, entriamo in un mondo completamente diverso rispetto alle campagne digitali. Qui non esiste un costo per clic da monitorare, né un pannello che restituisce dati in tempo reale. Nel mondo “tradizionale”, il valore di una campagna pubblicitaria si misura attraverso coperturafrequenzaimpatto visivo e posizionamento del brand all’interno di un mezzo che ha una sua autorevolezza e una sua audience stabile.

Molte aziende, soprattutto nei settori più locali o orientati alla reputazione, ci chiedono:

“Conviene ancora investire in pubblicità offline?”

La risposta è sì, ma solo se inserita in una strategia integrata che lavora insieme al digitale e non come alternativa.

Ecco quindi un’analisi completa e aggiornata dei costi pubblicitari offline, utile per chi deve decidere come allocare il budget tra canali tradizionali e digitali.


1. Pubblicità in radio: costi, vantaggi e quando funziona davvero

La radio continua a essere uno dei mezzi più sottovalutati. Eppure, raggiunge milioni di ascoltatori ogni giorno, spesso in contesti dove l’attenzione è molto alta (auto, spostamenti, lavoro).
Per diversi clienti che seguiamo nei nostri servizi di pubblicità aziendale in radio, la radio si è dimostrata un canale estremamente efficace per notorietà, eventi, aperture e promozioni territoriali.

Quanto costa uno spot radiofonico?

Il costo dipende da:

  • la radio scelta (locale, regionale, nazionale);
  • la fascia oraria (le 7:00–10:00 e le 17:00–19:00 sono le più costose);
  • la durata dello spot (15, 30 o 60 secondi);
  • la frequenza di passaggio.

Esempi realistici:

Tipo di radioCosto 30 secondiNote operative
Radio locale8–30 € a passaggioIdeale per attività territoriali
Radio regionale25–90 € a passaggioBuon equilibrio tra costo e audience
Radio nazionale150–600 € a passaggioPerfetta per brand strutturati

Approfondiamo questi temi anche nella guida dedicata quanto costa la pubblicità in radio.

Quanto costa produrre lo spot?

Gli imprenditori spesso ignorano che il costo dello spot radiofonico è separato dalla messa in onda.
Scrivere un testo professionale e creare uno spot efficace richiede competenze di copywriting e regia audio, come spieghiamo anche nella guida come scrivere uno spot radiofonico.


2. Pubblicità in TV: costi elevati, ma impatto senza eguali

La TV rimane il mezzo con la maggiore copertura in assoluto.
Il problema? L’investimento richiesto non è banale, soprattutto se si parla di canali nazionali come Mediaset o Rai.

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Quanto costa un passaggio TV?

Dipende da:

  • emittente (locale, regionale, nazionale);
  • fascia oraria;
  • programma durante il quale viene trasmesso lo spot.

Esempi indicativi:

EmittenteCosto 15 secondiContesto
TV locale50–200 € a passaggioCopertura cittadina/regionale
TV regionale200–900 € a passaggioTarget molto ampio
Mediaset / Rai2.000–30.000 € a passaggioDipende dal programma

Abbiamo approfondito casi reali nei nostri articoli dedicati come pubblicità su Mediaset costi 2025quanto costa 30 secondi di pubblicità e quanto costa la pubblicità a Sanremo: contesti in cui il costo sale perché l’esposizione mediatica è enorme.


3. Pubblicità su riviste e giornali: autorevolezza e posizionamento

La stampa rimane una delle forme di pubblicità più autorevoli, soprattutto nel B2B.
È un mezzo che non si sceglie per “trovare clienti domani”, ma per rafforzare il posizionamento aziendale, aumentare la credibilità e raggiungere un pubblico specifico.

Quanto costa una pagina pubblicitaria su un giornale?

MezzoCosto pagina interaNote
Giornale locale300–900 €Ottimo per attività territoriali
Quotidiano regionale800–2.500 €Copertura ampia e pubblico maturo
Quotidiani nazionali4.000–20.000 €Massima autorevolezza

Se il tuo obiettivo è lavorare sulla brand authority, può essere strategico abbinare la stampa alla SEO, come approfondiamo nella guida migliorare il posizionamento SEO del sito aziendale.


4. Affissioni e cartellonistica: impatto locale e continuità visiva

Le affissioni funzionano ancora oggi per un motivo molto semplice: sono impossibili da ignorare.
Tuttavia, funzionano solo se:

  • si sceglie la posizione corretta;
  • si mantiene la presenza per diverse settimane;
  • si crea un design pubblicitario ad alta leggibilità (tema collegato alla guida design dei banner e influenza sul CTR).

Quanto costa una campagna di affissioni?

Tipo di affissioneCosto indicativoDurataNote
6×3 (classico poster stradale)250–900 € a pannello14 giorniOttimo per eventi o brand locali
Impianti luminosi700–2.500 €14–30 giorniAlta visibilità in città
Cartelloni in posizione premium1.500–6.000 €30 giorniIdeale per brand ad alta riconoscibilità

La cartellonistica non porta clic, ma porta impatto visivo continuo, indispensabile per strategie multicanale.


5. Quale mezzo offline conviene davvero alle aziende oggi?

La verità è che nessun canale tradizionale conviene da solo.
Il massimo risultato si ottiene quando:

  • la TV sostiene la notorietà,
  • la radio rafforza il ricordo,
  • la stampa posiziona il brand,
  • le affissioni aumentano la presenza territoriale,
  • e il digitale porta conversioni e misurabilità.

È lo stesso principio di cui parliamo nella guida implementare una strategia di marketing multicanale: la pubblicità offline potenzia quella online e viceversa.

Quanto costa far gestire una campagna pubblicitaria da un’agenzia? Fee, modelli di gestione e cosa include davvero un servizio professionale

Dopo aver compreso quanto costa una campagna pubblicitaria, la domanda che ogni imprenditore si pone è sempre la stessa:

“Conviene far gestire la mia campagna pubblicitaria da un’agenzia o posso farla da solo?”

È una domanda legittima, soprattutto in un mercato in cui molte aziende hanno già “provato” a fare pubblicità online senza ottenere risultati, finendo per concludere che “Facebook Ads non funziona”, “Google Ads costa troppo” o “le campagne non portano clienti”.

La verità è che non esistono campagne economiche o costose:
esistono campagne gestite bene e campagne gestite male.

Ed è qui che entra in gioco la differenza tra:

  • investire 500 € al mese e non ottenere nulla;
  • investire 500 € al mese e generare contatti ogni giorno;
  • investire 1.500 € al mese e trasformare la pubblicità nel principale canale di acquisizione clienti.

Tutto dipende dalla gestione professionale della campagna.


1. Cosa include davvero la gestione di una campagna pubblicitaria professionale

Quando un imprenditore si avvicina alla pubblicità online, spesso immagina che “gestire una campagna” significhi semplicemente:

  • mettere un budget;
  • scegliere un pubblico;
  • pubblicare un annuncio.

In realtà, la gestione corretta di una campagna richiede decine di attività tecniche e strategiche che determinano il risultato finale.

Nel nostro servizio di social media Ads e pubblicità online professionale, la gestione include:

Attività preliminari

  • Analisi del settore, del target e dei competitor.
  • Studio delle parole chiave e dei contenuti ad alta conversione.
  • Definizione del modello di attribuzione (clic, conversioni, lead).
  • Analisi del sito web o landing page (velocità, UX, messaggi, call to action).

Temi che approfondiamo nelle nostre guide su come migliorare il posizionamento SEO del sito aziendale e come creare una landing page efficace.


Attività operative

  • Creazione delle campagne, dei gruppi di annunci e delle creatività.
  • Impostazione di eventi, conversioni, tracciamento e funnel.
  • Suddivisione del budget per obiettivi (awareness, traffico, conversione).
  • Ottimizzazione continua di CPC, CTR, CPM e costo per lead.

È qui che si vede la differenza tra una campagna gestita da un professionista e una gestita “in autonomia”.


Ottimizzazione nel tempo

Una campagna pubblicitaria funziona solo se viene seguita ogni giorno.

L’ottimizzazione include:

  • A/B test su creatività, annunci, hook e copy.
  • Analisi della risposta del pubblico.
  • Gestione delle esclusioni e delle sovrapposizioni di audience.
  • Continui aggiustamenti basati sui dati di Meta Ads, Google Ads e Analytics.

Molti imprenditori scoprono tardi che la pubblicità non è “una cosa che si accende e si spegne”:
è un processo.


2. Quanto costa la gestione professionale di una campagna pubblicitaria? Fasce realistiche

La fee di gestione varia in base a tre fattori:

  • complessità della campagna;
  • numero di canali utilizzati;
  • budget investito.

Ecco le fasce più realistiche nel mercato italiano:

Tipo di servizioFascia di prezzoPer chi è adatta
Gestione base (un solo canale)150–300 €/meseAttività locali, campagne semplici
Gestione avanzata350–700 €/mesePMI che vogliono acquisizione costante
Gestione multicanale (Google + Meta + LinkedIn)700–1500 €/meseAziende strutturate, mercati competitivi
Gestione strategica con consulenza marketing1500–3500 €/meseImprese medio-grandi, B2B, e-commerce

La fascia 350–700 €/mese è la più comune per aziende che vogliono un servizio serio, con analisi, ottimizzazione e gestione continuativa.

Fee troppo basse spesso indicano:

  • nessuna ottimizzazione;
  • campagne lasciate “in automatico”;
  • scarso monitoraggio;
  • assenza di report professionali.

Proprio questa dinamica spiega perché molti imprenditori credono che “le campagne non funzionano”, quando in realtà non erano gestite professionalmente.


3. Perché la fee varia in base al budget investito

Una campagna che investe 300 € al mese non richiede lo stesso impegno operativo di una campagna da 5.000 €.
Il motivo è semplice:

  • più budget = più dati;
  • più dati = più ottimizzazione necessaria;
  • più ottimizzazione = maggiore carico di lavoro.

Inoltre, campagne con budget elevati sono spesso presenti su più piattaforme (Google Ads, Meta Ads, LinkedIn Ads), richiedono strategie di remarketing, tracciamenti avanzati e spesso un ecosistema digitale completo, come spieghiamo in marketing digitale integrato.


4. Cosa riceve un’azienda quando sceglie la gestione professionale

Un imprenditore non paga “qualcuno che clicca i pulsanti”, ma un servizio che include:

Valore strategico

  • Scelta dei messaggi più efficaci.
  • Identificazione del target migliore.
  • Pianificazione completa della campagna.

Valore tecnico

  • Configurazioni avanzate (pixel, API, tracciamenti).
  • Impostazioni corrette degli obiettivi.
  • Ottimizzazione continua dei costi.

Valore operativo

  • Test, analisi, report, aggiornamenti.
  • Aggiustamenti settimanali o quotidiani.

Valore economico

Una campagna gestita bene costa meno a parità di risultati.
Una campagna gestita male costa molto di più e non porta niente.

Il vero costo non è la fee dell’agenzia.
Il vero costo è una campagna che non porta clienti.


5. Quando conviene affidarsi a un’agenzia invece che fare da soli

Conviene quando:

  • vuoi acquisire clienti in modo continuativo;
  • non hai tempo per studiare piattaforme e algoritmi;
  • hai un budget reale da investire (almeno 300–500 € mensili);
  • il tuo settore è competitivo;
  • hai bisogno di scalare i risultati;
  • vuoi un approccio professionale e misurabile.

Inoltre, l’agenzia porta una cosa che nessuna piattaforma pubblicitaria può darti:

L’esperienza delle campagne gestite per decine, centinaia di altre aziende.

Ed è un vantaggio competitivo enorme.

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