Ottimizzare gli URL di un sito web è una delle operazioni SEO più sottovalutate ma al tempo stesso più decisive per garantire visibilità nei motori di ricerca e offrire agli utenti una navigazione chiara e ordinata. Quando parliamo di URL SEO friendly, intendiamo indirizzi brevi, descrittivi, facili da leggere e coerenti con il contenuto della pagina.
Un URL ben strutturato aiuta sia Google sia l’utente finale a capire subito di cosa parla la pagina. Non a caso, gli URL sono uno dei primi elementi che i crawler analizzano e che possono influenzare direttamente il posizionamento organico.
Molti clienti ci chiedono: “Perché il mio sito non compare su Google anche se ho buoni contenuti?”. Spesso la risposta è che la struttura degli URL non è stata ottimizzata correttamente, e ciò crea duplicazioni, parametri inutili o slug troppo complessi.
In questa guida vogliamo accompagnarti passo passo, con istruzioni chiare ed esempi pratici, per insegnarti come rendere i tuoi URL SEO friendly, anche se non sei un esperto tecnico. Se usi WordPress, ad esempio, vedremo insieme come configurare i permalink in modo corretto, operazione che abbiamo già approfondito in dettaglio nella nostra guida su come configurare i permalink in WordPress.
Seguendo le indicazioni che troverai qui, sarai in grado non solo di migliorare la leggibilità dei tuoi URL, ma anche di dare un segnale positivo a Google, aumentando così le possibilità di posizionarti più in alto nella SERP.
Fondamenti sugli URL SEO-friendly
Quando parliamo di ottimizzazione degli URL di un sito web, ci riferiamo a una serie di regole che trasformano un indirizzo complesso e poco leggibile in un URL SEO friendly, cioè breve, descrittivo, coerente con il contenuto e facilmente interpretabile sia dagli utenti sia dai motori di ricerca.
Un URL ottimizzato per la SEO deve rispettare alcune caratteristiche fondamentali:
- Breve e chiaro: gli URL troppo lunghi non solo confondono l’utente, ma possono anche penalizzare la scansione da parte di Google.
- Uso corretto delle parole chiave: includere la keyword principale della pagina nello slug aiuta il motore di ricerca a comprenderne subito l’argomento. Se ad esempio hai una pagina che parla di “creare articoli WordPress”, l’URL dovrebbe contenere quella frase chiave in forma naturale.
- Trattini al posto di underscore: Google interpreta meglio i trattini (
-) come separatori di parole rispetto agli underscore (_). - Assenza di caratteri strani: evitare simboli, lettere maiuscole, numeri inutili o parametri complessi come
?id=123&ref=abc. - Coerenza con la struttura del sito: gli URL dovrebbero seguire la gerarchia del sito e rispecchiare l’organizzazione dei contenuti. Ad esempio, se hai una sezione dedicata agli articoli, il percorso potrebbe essere
tuosito.it/articoli/guida-wordpress.
Spesso vediamo clienti arrivare con URL poco curati, del tipo www.miosito.it/pagina?id=12345. In questi casi è fondamentale intervenire per trasformarli in URL puliti e SEO friendly, come www.miosito.it/creare-pagine-wordpress. Questo non solo migliora la leggibilità, ma riduce anche i rischi di contenuti duplicati e rende più semplice la gestione dei permalink.
Ricorda: un URL ottimizzato SEO non è mai un dettaglio. È un vero e proprio “biglietto da visita” della pagina. Non a caso, quando scriviamo contenuti per i nostri clienti, lavoriamo sempre insieme agli slug per allinearli alle keyword più importanti.
Se utilizzi WordPress, ti capiterà spesso di dover modificare gli slug dei tuoi contenuti. Abbiamo preparato anche una guida pratica su come cambiare l’URL di un articolo in WordPress, così potrai applicare queste best practice fin da subito.
Infine, non dimenticare che ogni modifica a un URL deve essere gestita con attenzione: spostare o rinominare una pagina senza impostare i corretti redirect 301 può portare a errori 404 e perdita di traffico organico. In altre parole, gli URL sono sì semplici da configurare, ma vanno trattati con la stessa precisione con cui si gestiscono i contenuti o le categorie del sito.
Guida passo-passo per ottimizzare gli URL di un sito web
Arrivati a questo punto, passiamo dalla teoria alla pratica. In questa sezione troverai una guida chiara, con istruzioni passo passo, per rendere i tuoi indirizzi web SEO friendly e migliorare la struttura del sito. Anche chi non ha conoscenze tecniche potrà seguire le indicazioni e ottenere risultati concreti.
Passo 1: analizzare gli URL esistenti
Il primo passo per l’ottimizzazione degli URL è capire da dove si parte.
- Entra nella tua Google Search Console e scarica l’elenco delle pagine indicizzate.
- In alternativa, puoi usare un crawler gratuito come Screaming Frog (versione free) per ottenere la lista completa.
- Individua gli URL troppo lunghi, con parametri inutili (
?id=123), caratteri strani o slug poco descrittivi.
Spesso ci accorgiamo che i siti hanno URL generati automaticamente, ad esempio:www.sito.it/p=4583
Questi indirizzi non dicono nulla né a Google né all’utente. Vanno riscritti in forma chiara e SEO oriented, come:www.sito.it/ottimizzare-url-wordpress
Passo 2: definire la struttura URL SEO ideale
Un URL ottimizzato per la SEO deve rispettare alcune regole:
- Usa solo lettere minuscole.
- Separa le parole con trattini.
- Mantieni lo slug breve (max 3-5 parole chiave).
- Evita articoli o preposizioni inutili (“di”, “a”, “con”), a meno che non servano alla leggibilità.
Esempio pratico:
- Sbagliato:
www.sito.it/come-si-fa-per-poter-cambiare-url-su-wordpress - Corretto:
www.sito.it/cambiare-url-wordpress
Se utilizzi WordPress, puoi configurare facilmente la struttura degli URL dalla sezione Impostazioni > Permalink. Abbiamo spiegato questo passaggio nella nostra guida su come configurare i permalink in WordPress.
Passo 3: modificare gli URL in modo sicuro
Dopo aver definito la struttura ideale, è il momento di modificare gli slug delle pagine e degli articoli.
- Su WordPress puoi entrare nell’editor di ogni pagina e riscrivere lo slug direttamente sotto al titolo.
- Se devi modificare molti URL, assicurati di impostare i redirect 301 dalle vecchie versioni a quelle nuove. Questo passaggio è fondamentale per non perdere traffico organico né i backlink esistenti.
- Non cambiare mai un URL senza un motivo valido: ogni modifica va gestita con logica SEO e con una strategia di reindirizzamento.
Per un approfondimento pratico ti consigliamo anche la guida su come cambiare l’URL di un articolo in WordPress, dove spieghiamo in dettaglio ogni passaggio.
Passo 4: verificare e testare gli URL
Dopo aver ottimizzato la struttura, è il momento di testare:
- Usa un controllo di redirect online per verificare che i reindirizzamenti funzionino correttamente.
- Accedi alla Search Console e controlla che non ci siano errori 404.
- Aggiorna la sitemap XML del tuo sito e inviala nuovamente a Google.
Passo 5: mantenere la struttura SEO nel tempo
Un sito ben ottimizzato non deve cambiare URL di continuo. Per garantire coerenza:
- Definisci una regola interna su come creare nuovi slug.
- Mantieni uno schema coerente tra categorie, pagine e articoli.
- Ricontrolla periodicamente la tua struttura URL per evitare duplicati e problemi tecnici.
Con una gestione attenta, gli URL SEO friendly diventeranno una parte integrante della tua strategia di posizionamento organico, portando benefici nel lungo periodo.
Approfondimenti, consigli ed errori da evitare
Ottimizzare gli URL di un sito web non significa solo “accorciarli” o inserire una parola chiave. Per ottenere il massimo risultato bisogna conoscere alcune regole avanzate di ottimizzazione della struttura URL SEO e sapere quali sono gli errori più comuni da evitare.
Errori comuni negli URL
Molti siti web perdono traffico organico per colpa di URL gestiti male. Ecco gli errori più diffusi:
- Slug troppo lunghi o pieni di stop words (es.
www.sito.it/come-fare-ad-ottimizzare-gli-url-seo-del-sito-web). - Utilizzo di caratteri speciali o maiuscole, che possono creare duplicazioni (
/Articolo-SEO≠/articolo-seo). - Parametri dinamici inutili, molto comuni negli e-commerce (
?product=123&cat=5). - Assenza di redirect: quando si cambia un URL senza impostare un redirect 301, Google lo interpreta come una nuova pagina e si rischia di perdere tutto il posizionamento.
- Uso scorretto degli underscore
_: meglio sempre i trattini-per separare le parole.
Questi problemi sono tipici soprattutto per chi non ha familiarità con la gestione tecnica del sito. Per questo, quando lavoriamo con i nostri clienti, dedichiamo sempre una parte della consulenza alla gestione degli slug e alla configurazione dei permalink, proprio come abbiamo spiegato nella guida su come configurare i permalink in WordPress.
Consigli avanzati per URL SEO friendly
Dopo aver evitato gli errori più comuni, ecco alcuni consigli pratici per migliorare ulteriormente la struttura SEO degli URL:
- Inserisci la parola chiave principale nello slug: se la tua pagina parla di “meta description SEO”, il tuo URL ideale sarà
www.sito.it/meta-description-seo. (Abbiamo scritto anche una guida su cos’è la meta description che spiega come collegare questi aspetti tra loro). - Usa categorie solo se utili: in WordPress puoi decidere se includere la categoria negli URL (
www.sito.it/categoria/articolo). In alcuni casi è utile per la gerarchia, in altri rischia di appesantire. Per piccoli blog meglio tenerli più snelli. - Gestisci bene i contenuti duplicati: se hai più URL che portano allo stesso contenuto, usa il tag canonical per dire a Google quale pagina deve essere indicizzata.
- E-commerce e filtri: nei negozi online è facile avere URL pieni di parametri (
?colore=rosso&taglia=42). Qui bisogna decidere se lasciarli indicizzare o bloccarli, per non creare duplicazioni che confondono Google. - Evita cambi frequenti di URL: ogni volta che cambi slug perdi parte della “forza SEO” acquisita. Se non è strettamente necessario, lascia gli URL così come sono.
Quando conviene non toccare un URL
Un errore che vediamo spesso è cambiare tutti gli URL di un sito pensando che così migliorerà subito il posizionamento. In realtà, se una pagina è già posizionata bene e ha backlink in ingresso, non conviene cambiarne l’URL. La modifica va fatta solo se l’indirizzo è davvero dannoso per la SEO (troppo lungo, parametri inutili, duplicazioni).
Nei casi in cui il cambio è necessario, è fondamentale impostare un redirect 301 e testarlo attentamente. Un semplice errore può compromettere l’intera visibilità organica.
Collegare gli URL agli altri aspetti SEO
Gli URL SEO friendly non sono un aspetto isolato: vanno sempre considerati insieme agli altri fattori di ottimizzazione on-page, come i tag title, la meta description e i link interni. Un URL pulito aumenta la pertinenza complessiva della pagina e rafforza la strategia SEO, soprattutto se integrato in un contenuto lungo e ben strutturato.
Per esempio, quando si scrive un articolo su WordPress, è buona norma impostare subito lo slug corretto, oltre a ottimizzare titolo e meta description. Abbiamo già spiegato questo approccio nella guida su come scrivere un articolo in WordPress con l’editor classico.
Conclusione
La SEO degli URL non è solo una questione tecnica, ma un tassello fondamentale della strategia digitale. Un indirizzo breve, chiaro, coerente e ben ottimizzato aiuta Google a capire meglio il contenuto e aumenta la fiducia dell’utente, che sarà più propenso a cliccare sul tuo risultato in SERP.
Se vuoi ottenere un sito web davvero competitivo, inizia a curare i tuoi URL SEO friendly già oggi. Ti accorgerai presto che anche questo dettaglio, spesso trascurato, può fare la differenza tra una pagina invisibile e un contenuto ben posizionato.




