Gestione categorie e tag su WordPress: guida passo passo per i nostri clienti

Gestione categorie e tag su WordPress: guida passo passo per i nostri clienti

Introduzione

La gestione di categorie e tag in WordPress è un aspetto fondamentale per mantenere il tuo sito web organizzato, semplice da navigare e ottimizzato per i motori di ricerca. Noi di Innovative Web Agency sappiamo quanto spesso i nostri clienti, soprattutto i meno esperti, si trovino confusi davanti a questi strumenti. È normale chiedersi: qual è la differenza tra categorie e tag? oppure quali sono le pratiche migliori per il SEO?.

In questa guida abbiamo raccolto non solo le istruzioni passo passo per creare, modificare ed eliminare categorie e tag, ma anche spiegazioni chiare e discorsive che ti aiuteranno a capire perché sono così importanti. L’obiettivo è fornirti un manuale semplice da seguire, anche se non hai alcuna esperienza tecnica, così da poter gestire il tuo sito con autonomia e sicurezza.

Categorie e tag: cosa sono e perché sono importanti

Prima di passare alla parte pratica, è utile capire bene cosa siano le categorie e i tag in WordPress e perché svolgono un ruolo chiave non solo nell’organizzazione dei contenuti, ma anche nella SEO del sito.

  • Le categorie rappresentano i grandi capitoli del tuo sito. Se ad esempio gestisci un blog aziendale, potresti avere categorie come “Notizie”, “Guide pratiche”, “Approfondimenti”. Ogni articolo deve appartenere a una categoria principale, che aiuta i tuoi lettori a orientarsi con facilità.
  • I tag, invece, sono come etichette più specifiche che descrivono nel dettaglio l’argomento di un articolo. Servono per collegare contenuti simili che possono appartenere a categorie diverse.

Questa distinzione, apparentemente semplice, è spesso una delle prime difficoltà per chi inizia a usare WordPress. Per questo motivo, oltre a questa guida, abbiamo creato anche altri approfondimenti utili per aiutarti nella gestione del sito, come ad esempio la dashboard di WordPress e la gestione degli utenti, che possono integrarsi perfettamente con il lavoro sulle categorie e i tag.

Capire come usare bene queste tassonomie ti permette di:

  • Migliorare la navigazione del sito per i visitatori.
  • Evitare contenuti duplicati e confusione interna.
  • Ottimizzare la struttura SEO e aumentare le possibilità che Google mostri i tuoi articoli nelle ricerche.

Guida passo passo alla gestione di categorie e tag su WordPress

Gestire correttamente categorie e tag in WordPress è molto più semplice di quanto sembri, basta seguire i passaggi giusti. Qui sotto trovi le istruzioni chiare ed esaustive per aggiungere, modificare ed eliminare categorie e tag, così non avrai dubbi e potrai lavorare in autonomia sul tuo sito web aziendale.

Come creare una nuova categoria in WordPress

  1. Accedi alla Bacheca WordPress.
  2. Dal menu laterale, clicca su Articoli → Categorie.
  3. Troverai un modulo sulla sinistra per aggiungere una nuova categoria. Inserisci:
    • Nome: il titolo della categoria (es. “Guide SEO”).
    • Slug: l’URL semplificato, meglio se breve e in minuscolo (es. guide-seo).
    • Categoria madre: se vuoi creare una sottocategoria, seleziona la categoria principale.
    • Descrizione: breve testo che aiuta utenti e motori di ricerca a capire di cosa tratta la categoria.
  4. Clicca su Aggiungi nuova categoria.

Consiglio SEO: mantieni poche categorie principali, chiare e coerenti. Questo migliora la struttura del sito e facilita l’indicizzazione da parte di Google.

Come modificare o eliminare una categoria

  1. Vai in Articoli → Categorie.
  2. Nella lista delle categorie, passa con il mouse sopra quella che vuoi cambiare.
  3. Puoi scegliere Modifica (per aggiornare nome, slug o descrizione) oppure Elimina (per cancellarla definitivamente).
  4. Se elimini una categoria, gli articoli collegati non spariscono: vengono assegnati alla categoria “Senza categoria”, che puoi rinominare con un termine più adatto al tuo sito.

Se non hai mai rinominato la categoria predefinita, ti consigliamo di farlo subito: abbiamo spiegato un procedimento simile anche nella nostra guida su come creare, modificare ed eliminare articoli WordPress.

Come creare e gestire i tag

  1. Dal menu WordPress, vai su Articoli → Tag.
  2. Inserisci il Nome del tag (es. “ottimizzazione SEO”).
  3. Compila lo Slug (sempre breve e in minuscolo, es. ottimizzazione-seo).
  4. Aggiungi una Descrizione utile, anche se non sempre visibile sul sito: aiuta però lato SEO.
  5. Clicca su Aggiungi nuovo tag.

I tag non hanno gerarchie come le categorie: sono etichette libere che servono a collegare articoli tra loro. Non eccedere però: troppi tag creano confusione e rischiano di penalizzare la struttura SEO del sito.

Come modificare o eliminare un tag

  1. Vai in Articoli → Tag.
  2. Passa con il mouse sul tag che vuoi gestire.
  3. Seleziona Modifica per cambiare nome, slug o descrizione.
  4. Se vuoi cancellarlo, clicca su Elimina.

Molti clienti ci chiedono se eliminare un tag influisca sugli articoli collegati. La risposta è no: i tuoi contenuti restano pubblicati, semplicemente senza quel tag.

Come assegnare categorie e tag a un articolo

Quando crei un nuovo contenuto, troverai sulla destra della schermata di modifica (nella sezione Documento) i box Categorie e Tag.

  • Spunta la categoria corretta o aggiungi una nuova categoria.
  • Digita i tag pertinenti per descrivere l’articolo.

Per imparare a gestire meglio la scrittura e pubblicazione dei contenuti, puoi leggere anche la nostra guida completa su come creare, modificare ed eliminare pagine WordPress, che si integra perfettamente con l’uso di categorie e tag.

Errore da evitare: non usare lo stesso nome sia come categoria che come tag. Questo genera contenuti duplicati e confonde i motori di ricerca.

Buone pratiche SEO per categorie e tag

Dopo aver visto come creare, modificare ed eliminare categorie e tag su WordPress, è importante capire come ottimizzarli dal punto di vista della SEO. La gestione corretta di queste tassonomie non solo migliora l’organizzazione interna del sito, ma può davvero fare la differenza nella visibilità dei tuoi contenuti su Google.

Creare categorie SEO-friendly

Le categorie devono essere poche, chiare e ben strutturate. Ogni categoria rappresenta una sezione importante del sito, e per questo conviene:

  • Utilizzare nomi descrittivi e coerenti con il contenuto.
  • Creare uno slug breve (es. guide-seo invece di guide-di-ottimizzazione-seo).
  • Scrivere una descrizione della categoria con parole chiave pertinenti: anche se non sempre visibile agli utenti, viene letta dai motori di ricerca.
  • Evitare la proliferazione di troppe sottocategorie, che possono confondere i lettori e ridurre la forza SEO.

Un esempio: se il tuo sito parla di marketing digitale, una categoria “SEO” è molto più efficace di “Trucchi SEO vari per siti web aziendali”.

Ottimizzare i tag per il SEO

I tag sono strumenti potenti, ma devono essere usati con criterio. Alcuni consigli pratici:

  • Inserisci tag specifici e pertinenti, evitando termini troppo generici come “blog” o “news”.
  • Non duplicare i tag con i nomi delle categorie.
  • Usa lo stesso tag per unire articoli davvero collegati, non per creare etichette isolate che restano associate a un solo contenuto.
  • Valuta periodicamente i tag presenti: elimina quelli inutilizzati e unisci quelli troppo simili.

Questa attività di “pulizia SEO dei tag” è spesso sottovalutata ma fondamentale per mantenere un sito leggero e ben indicizzato.

Evitare contenuti duplicati

Uno degli errori più comuni nella gestione SEO di categorie e tag è la creazione di pagine duplicate. Ad esempio, un articolo assegnato a più categorie con tag identici può generare contenuti che Google considera ridondanti.
Per evitare questo problema:

  • Assegna un articolo a una sola categoria principale, massimo due.
  • Usa i tag solo quando servono davvero.
  • Se le pagine di archivio tag non ti portano traffico, valuta di impostarle su “noindex” tramite un plugin SEO come Yoast.

Categorie e tag per siti nuovi

Se il tuo sito è appena nato, non hai la stessa forza dei grandi portali che competono per keyword molto trafficate. Per questo ti consigliamo di puntare su parole chiave a coda lunga all’interno delle descrizioni di categorie e tag. In questo modo potrai ottenere più facilmente traffico organico senza dover “sfidare i big” su keyword ad altissima competizione.

Per esempio: invece di puntare alla sola keyword “SEO”, molto competitiva, puoi creare una categoria o un tag ottimizzato con frasi come “ottimizzazione SEO per siti aziendali” o “consigli SEO per principianti WordPress”.

Collegare le categorie con altri contenuti

Un altro modo per valorizzare categorie e tag è sfruttare i collegamenti interni. Collegare gli articoli correlati tra loro non solo aiuta l’utente a navigare meglio, ma comunica anche a Google la coerenza e l’autorevolezza del sito.
Ad esempio, se nella categoria “WordPress” parli di password e accessi, puoi rimandare direttamente alla nostra guida su come recuperare e cambiare la password WordPress.

Curiosità SEO: le pagine archivio delle categorie, se ottimizzate con una descrizione ricca di keyword e un buon testo introduttivo, possono posizionarsi molto bene su Google, portando traffico anche senza dover scrivere articoli aggiuntivi.

Errori comuni nella gestione di categorie e tag

Uno dei motivi per cui molti siti web non riescono a ottenere buoni risultati su Google è una gestione errata delle categorie e dei tag. Spesso i nostri clienti ci chiedono perché, nonostante abbiano scritto decine di articoli, il traffico organico non cresce. La causa principale è proprio negli errori SEO legati a categorie e tag WordPress.

1. Troppe categorie e troppe sottocategorie

Un errore classico è creare decine di categorie diverse, ognuna con pochissimi articoli. Questo porta a due problemi:

  • Gli utenti si trovano davanti a un menu dispersivo e poco chiaro.
  • Google interpreta queste categorie come pagine deboli, perché contengono pochi contenuti.

Consiglio SEO: mantieni un numero limitato di categorie principali (5-8 sono più che sufficienti) e lavora con costanza ad arricchirle di articoli pertinenti.

2. Tag duplicati o inutili

Molti principianti creano tag doppi o inseriscono tag che non vengono mai riutilizzati. Questo genera pagine archivio “vuote” che Google considera di scarsa qualità.
Ad esempio: creare un tag “SEO”, un tag “Seo” e un tag “ottimizzazione SEO” significa avere tre archivi separati ma quasi identici.

La soluzione è fare una pulizia periodica dei tag, unendo quelli simili e cancellando quelli che non hanno senso. In questo modo il sito resta più snello e facilmente navigabile.

3. Usare lo stesso nome per categoria e tag

Molti utenti, pensando di aumentare la visibilità, danno lo stesso nome a una categoria e a un tag (es. categoria “Marketing” e tag “Marketing”). In realtà si tratta di un errore SEO perché Google non sa distinguere correttamente le pagine archivio, creando duplicati che riducono l’indicizzazione.

Se vuoi approfondire come gestire correttamente i contenuti ed evitare duplicazioni, ti consigliamo di leggere anche la nostra guida completa sulla creazione e gestione degli articoli in WordPress.

4. Non ottimizzare slug e descrizioni

Le categorie e i tag hanno un loro slug e una descrizione. Molti li lasciano vuoti o con testi generici, perdendo un’occasione importante per inserire keyword strategiche.

  • Lo slug deve essere breve, leggibile e contenere la parola chiave principale (es. gestione-categorie).
  • La descrizione deve spiegare il contenuto della categoria o del tag, includendo parole chiave correlate.

Questi piccoli dettagli possono fare una grande differenza in termini di posizionamento SEO.

5. Indicare più categorie per lo stesso articolo

Un errore molto frequente è inserire un articolo in tre o quattro categorie diverse. Questo, oltre a confondere il lettore, genera contenuti duplicati negli archivi.
La regola migliore è semplice: ogni articolo deve avere una sola categoria principale, eventualmente una secondaria se davvero necessaria, e poi i tag specifici.

6. Non controllare le impostazioni SEO degli archivi

In WordPress, ogni categoria e ogni tag genera automaticamente una pagina archivio. Se queste pagine non sono curate, possono diventare un problema per la SEO.
Con un plugin come Yoast SEO puoi decidere se:

  • indicizzare le pagine archivio più importanti (quelle delle categorie principali);
  • impostare su noindex quelle poco utili, come gli archivi dei tag troppo dispersivi.

Questa ottimizzazione tecnica è cruciale, soprattutto per i siti appena nati che non hanno ancora l’autorità per competere con i grandi portali.

Ricorda: la gestione SEO di categorie e tag non è un dettaglio, ma una parte essenziale della strategia di posizionamento organico. Correggere questi errori ti permetterà di aumentare la visibilità dei tuoi contenuti e di migliorare l’esperienza dei visitatori.

Consigli finali e best practice per massimizzare la SEO con categorie e tag

Arrivati a questo punto, hai compreso non solo come creare, modificare ed eliminare categorie e tag in WordPress, ma anche quali siano gli errori da evitare e le regole da seguire per ottenere il massimo dal punto di vista della SEO. Ora vogliamo riassumere le best practice più efficaci per aiutarti a trasformare categorie e tag in uno strumento potente per far crescere il tuo sito.

Mantieni ordine e coerenza

La prima regola d’oro nella gestione SEO di categorie e tag è la coerenza. Non creare categorie o tag solo per riempire: ogni elemento deve avere una logica precisa e collegarsi a più articoli. Un sito ordinato è più facile da navigare per i lettori e più semplice da comprendere per Google.

Lavora sugli slug e sulle descrizioni

Non sottovalutare il potere di uno slug SEO-friendly e di una descrizione ottimizzata. Inserendo parole chiave pertinenti e naturali, trasformi le pagine archivio di categorie e tag in veri contenuti che possono posizionarsi. Questo è particolarmente utile per i siti nuovi, che hanno bisogno di sfruttare ogni occasione per attirare traffico organico senza investire in pubblicità.

Pochi tag, ma buoni

Meglio avere dieci tag usati su più articoli che cento tag collegati a un solo contenuto. Questa regola vale per ogni sito, soprattutto se hai appena iniziato a pubblicare. Una corretta ottimizzazione SEO dei tag significa creare collegamenti logici, aumentare la permanenza degli utenti sul sito e rafforzare l’indicizzazione.

Ottimizza le categorie principali

Le categorie principali sono le “colonne portanti” del tuo sito. Per questo motivo ti consigliamo di arricchirle con testi introduttivi, immagini pertinenti e collegamenti a risorse interne, come abbiamo fatto in altre nostre guide, ad esempio quella sulla gestione degli utenti WordPress. Un archivio di categoria ottimizzato può posizionarsi molto bene anche per keyword competitive, diventando una vera e propria pagina di atterraggio.

Controlla periodicamente la struttura

La SEO non è statica: il tuo sito cresce, i contenuti aumentano e le necessità cambiano. Una volta al mese dedica un po’ di tempo a controllare le categorie e i tag, eliminando quelli superflui e rinforzando quelli più importanti. Questo processo di manutenzione migliora la performance generale e riduce il rischio di errori SEO.

Sfrutta la coda lunga

Infine, ricorda che i siti giovani non possono competere subito con i grandi portali per keyword generiche come “SEO” o “WordPress”. La strategia migliore è puntare su keyword a coda lunga, più specifiche ma meno competitive, che puoi inserire nelle descrizioni di categorie e tag. Termini come “gestione categorie e tag per principianti” o “ottimizzazione SEO categorie WordPress per siti aziendali” possono portarti visite qualificate e concrete opportunità di crescita.

In sintesi: categorie e tag non sono semplici strumenti di organizzazione, ma risorse strategiche per migliorare la struttura del sito, la navigazione degli utenti e il posizionamento sui motori di ricerca. Una gestione attenta e ottimizzata è il primo passo per costruire un sito WordPress forte, autorevole e pronto a crescere online.

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