Qual è un buon engagement rate su LinkedIn? Analisi, benchmark e consigli per il 2025

Al giorno d’oggi dove l’attenzione online è frammentata e il contenuto è ovunque, ottenere engagement su LinkedIn è diventato un indicatore chiave per misurare l’efficacia della propria presenza digitale, sia per le aziende che per i professionisti. A differenza di piattaforme come Instagram o TikTok, dove l’engagement può essere legato a dinamiche visive o virali, su LinkedIn l’interazione ha un valore più profondo: è espressione di autorevolezza, rilevanza e interesse professionale.

Ma cosa si intende esattamente per engagement rate su LinkedIn? Qual è un buon valore di riferimento nel 2025? E soprattutto: come si può migliorare questo dato per attrarre lead, partner e clienti?

💬 “Su LinkedIn l’engagement non è un gioco di like: è un indicatore di fiducia professionale.”
— LinkedIn Marketing Solutions Report 2024

Nel corso di questo articolo analizzeremo:

  • Come si calcola l’engagement rate su LinkedIn
  • Quali sono i benchmark aggiornati per il 2025
  • Cosa considerare un buon tasso di engagement per aziende, professionisti e creator
  • Le strategie concrete per migliorare i risultati in modo organico e sostenibile

Ogni dato sarà accompagnato da fonti, approfondimenti e collegamenti interni per aiutare imprenditori e responsabili marketing a valutare e ottimizzare le proprie performance sulla piattaforma.

Come si calcola l’engagement rate su LinkedIn: formula, esempi e metriche

L’engagement rate è una delle metriche più importanti per valutare l’efficacia di un contenuto su LinkedIn. A differenza del numero di like o delle visualizzazioni, il tasso di engagement permette di capire quanto un contenuto ha realmente coinvolto l’audience, cioè quante persone hanno reagito attivamente rispetto al numero totale di coloro che l’hanno visualizzato.

La formula dell’engagement rate su LinkedIn

La formula standard più utilizzata a livello professionale è:

📊 Engagement Rate = (Interazioni totali / Impression totali) × 100

Dove per “interazioni totali” si intende la somma di:

  • Like (reazioni)
  • Commenti
  • Condivisioni
  • Click sul post (inclusi click su “Leggi tutto”, link, immagini)

Alcuni strumenti di analisi, come LinkedIn Analytics interno o tool esterni tipo Hootsuite o Shield, includono anche i salvataggi o i click al profilo come parte dell’engagement.

Esempio pratico:

Un post aziendale ottiene:

  • 70 reazioni
  • 20 commenti
  • 5 condivisioni
  • 55 click
    Totale interazioni = 150

Impression totali = 5.000

Engagement Rate = (150 / 5.000) × 100 = 3%

Questo dato, apparentemente semplice, rappresenta uno dei principali KPI per valutare la qualità dei contenuti, ma deve essere sempre contestualizzato in base:

  • Alla tipologia di post (testo, video, PDF, sondaggio)
  • Al tipo di profilo (azienda o profilo personale)
  • Alla dimensione della rete o della fanbase

Collegamento utile:
Qual è un buon CTR su LinkedIn? Analisi, benchmark e consigli per il 2025 — per capire come engagement e click-through rate lavorano insieme nella strategia.

Metriche da NON confondere

MetricaSignificato
ImpressionQuante volte il post è stato mostrato
VisualizzazioniQuante persone hanno effettivamente visto il contenuto
InterazioniLike, commenti, condivisioni, click
Engagement RatePercentuale di interazioni rispetto alle impression
CTR (Click-Through Rate)Percentuale di click rispetto alle impression, utile per post con link esterni

Consiglio operativo: Prima di valutare l’engagement, è fondamentale impostare obiettivi chiari per ogni contenuto: visibilità? Autorità? Click al sito? Generazione di lead?

Qual è un buon engagement rate su LinkedIn nel 2025? Benchmark e soglie di riferimento

A differenza di altre piattaforme social dove i contenuti possono facilmente “esplodere”, LinkedIn premia la coerenza, la pertinenza e la qualità del contenuto rispetto al target di riferimento. Per questo motivo, anche un tasso di engagement relativamente basso può essere estremamente efficace in termini di ritorno professionale.

Benchmark 2025: engagement rate medio per tipo di profilo

Tipologia di ProfiloEngagement Rate medioConsiderato BuonoEccellente oltre
Profilo personale (<10k)1,5% – 3%>3%>5%
Profilo personale (10k–50k)1% – 2%>2%>3,5%
Pagine aziendali (PMI)0,5% – 1,5%>1,5%>2,5%
Pagine aziendali (Corporate)0,3% – 1%>1%>2%

Fonte: LinkedIn Marketing Labs, report Q1 2025
Dati verificati tramite strumenti terzi: Shield App, Socialinsider, Hootsuite Benchmark Report

Nota strategica: I profili personali tendono ad avere un engagement più alto perché sono percepiti come più autentici. Le pagine aziendali devono lavorare molto di più sulla strategia contenutistica e sul valore percepito.

Collegamento utile:
Come funzionano le LinkedIn Ads: guida completa per gli imprenditori – per integrare contenuti organici con campagne sponsorizzate che amplificano l’engagement.

Fattori che influenzano l’engagement rate

Un tasso di engagement alto su LinkedIn dipende da molteplici fattori, tra cui:

  • Tipologia di contenuto: post testuali brevi e storytelling professionale spesso ottengono più interazioni dei post autoreferenziali.
  • Formato: i documenti PDF e i video nativi tendono a generare più salvataggi e tempo medio di permanenza.
  • Orario di pubblicazione: pubblicare nelle fasce orarie tra le 8:30 e le 11:00 nei giorni feriali (soprattutto martedì e giovedì) tende a massimizzare la portata.
  • Prima ora di vita del post: LinkedIn valuta il contenuto nelle prime 60-90 minuti. L’engagement iniziale è fondamentale per decidere se amplificarne la visibilità.

Curiosità SEO: anche se LinkedIn non influisce direttamente sul posizionamento Google, un contenuto con alto engagement su LinkedIn può generare backlink, menzioni e traffico referral verso il sito aziendale — potenziando così indirettamente la SEO.

Collegamento utile:
Strategie SEO Avanzate per Aziende: Un’Analisi Approfondita

Strategie concrete per aumentare l’engagement rate su LinkedIn nel 2025

Una volta compresi i benchmark, il passo successivo è costruire una strategia concreta per aumentare l’engagement in modo costante e sostenibile. Su LinkedIn, ottenere interazioni non significa rincorrere la viralità, ma stimolare conversazioni rilevanti e di valore con il proprio pubblico target.

Ecco le migliori pratiche aggiornate per il 2025, testate da creator, aziende e marketer professionisti.

Punta su contenuti che educano o ispirano

Secondo LinkedIn Marketing Labs, i post con maggiore engagement nel 2024 e inizio 2025 sono stati quelli che:

  • Offrono consigli pratici per un problema concreto (es. checklist, come fare, strategie settoriali)
  • Raccontano esperienze professionali con una lezione utile per la community
  • Presentano dati, grafici o trend di mercato (soprattutto se verticali per settore)
  • Condividono fallimenti o successi legati a sfide imprenditoriali

Suggerimento operativo:
Se il tuo obiettivo è attrarre clienti B2B, punta su contenuti educativi e posizionati come esperto. Un esempio? Un post che spiega come funziona Ads nel 2025 per aziende e imprenditori.

Alterna i formati e sfrutta il potere dei PDF e video

LinkedIn nel 2025 continua a favorire:

  • PDF carosello (ottimi per spiegazioni passo-passo o mini-guide)
  • Video nativi di massimo 90 secondi con contenuto concreto
  • Testo + immagine statica con domande aperte o citazioni

Ricorda: il PDF è l’unico formato che LinkedIn “riapre” più volte nel tempo, generando interazioni anche a distanza di giorni o settimane.

Cura la prima ora dopo la pubblicazione

LinkedIn valuta le performance iniziali del post per decidere quanto distribuirlo. Le azioni consigliate sono:

  • Rispondi a ogni commento entro la prima ora
  • Coinvolgi collaboratori o colleghi per dare i primi segnali positivi
  • Non modificare il post subito dopo la pubblicazione (penalizzazione algoritmica)

Crea uno stile editoriale riconoscibile

L’utente medio è esposto a decine di contenuti ogni giorno. Avere una voce coerente, credibile e costante aiuta a costruire fiducia e migliorare l’engagement nel lungo termine.

Un buon approccio è alternare settimanalmente:

  • Post educativi (guide, insight, dati)
  • Post narrativi (esperienze personali, casi studio)
  • Post di community (domande, opinioni, riflessioni aperte)

Approfondimento utile:
Come sponsorizzare un prodotto su LinkedIn ti mostra come amplificare contenuti con interazioni organiche già valide.

Inserisci un CTA anche nei contenuti organici

Senza una call to action, l’engagement si spegne. Usa CTA strategiche come:

  • “Che ne pensi?”
  • “Anche tu hai vissuto una situazione simile?”
  • “Commenta con la tua esperienza”
  • “Condividi se può essere utile a qualcuno che conosci”

Domande Frequenti (FAQ) sull’engagement rate su LinkedIn

Come si misura l’engagement su LinkedIn?
L’engagement rate si calcola dividendo il numero totale di interazioni (like, commenti, condivisioni, click) per le impression totali del post, moltiplicando il risultato per 100. È una metrica utile per valutare la qualità dei contenuti pubblicati.

Qual è un buon engagement rate su LinkedIn nel 2025?
Dipende dal tipo di profilo. Per un profilo personale è considerato buono un tasso oltre il 3%, mentre per una pagina aziendale PMI un valore superiore all’1,5% è già competitivo.

Cosa influenza maggiormente l’engagement su LinkedIn?
I principali fattori sono la qualità del contenuto, la tipologia di formato usato (es. PDF, video), la pertinenza per il pubblico e l’attività nella prima ora di pubblicazione. Anche la coerenza dello stile editoriale nel tempo è fondamentale.

Come posso migliorare il mio tasso di engagement?
Crea contenuti utili e pratici, alterna formati, stimola la conversazione con CTA efficaci, pubblica nei momenti giusti e rispondi attivamente ai commenti. Un buon punto di partenza è definire un piano editoriale mirato.

L’engagement è più alto sui profili personali o sulle pagine aziendali?
Statisticamente i profili personali hanno tassi di engagement più alti, perché percepiti come più autentici. Tuttavia, le pagine aziendali ben gestite possono ottenere ottimi risultati, soprattutto se supportate da advertising e contenuti strategici.

Conclusione: l’engagement su LinkedIn è una questione di strategia, non di fortuna

Nel 2025 l’engagement rate non è più solo una metrica di vanità, ma un vero e proprio indicatore di reputazione e autorevolezza digitale. Per aziende e professionisti, monitorarlo regolarmente significa capire:

  • se i contenuti rispondono agli interessi del pubblico target,
  • se la propria strategia di posizionamento è efficace,
  • se si stanno realmente generando conversazioni di valore.

Un buon engagement su LinkedIn non nasce dall’improvvisazione: è il frutto di un lavoro coerente, strutturato e misurabile. E può essere potenziato in modo esponenziale se integrato con strumenti come le LinkedIn Ads, una landing page ottimizzata per la conversione e una strategia di content marketing su misura.

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