Quanto ti pagano per fare una pubblicità? Guida per imprenditori e aziende

La domanda che tutti si fanno: quanto si guadagna con una pubblicità?

Nel momento in cui un’impresa decide di investire in comunicazione, si pone inevitabilmente una domanda strategica: quanto si può guadagnare con una pubblicità? Non parliamo qui solo della monetizzazione diretta che possono ottenere creator o influencer — fenomeno sicuramente interessante — ma soprattutto di come le aziende possono strutturare campagne pubblicitarie per ottenere ritorni economici concreti, in termini di nuovi clienti, maggiore brand awareness o incremento delle vendite.

In un contesto digitale sempre più affollato, dove ogni utente viene raggiunto da centinaia di contenuti ogni giorno, fare pubblicità non significa più semplicemente “apparire”, ma “convertire”. Le imprese che ottengono i migliori risultati pubblicitari sono quelle che comprendono come monetizzare l’investimento, anche senza essere pagate direttamente dalle piattaforme.

Il concetto di “essere pagati per una pubblicità” nel mondo business non coincide con la logica dell’influencer marketing tradizionale, dove si guadagna per visibilità. Per le imprese, la vera domanda diventa: quanto mi ritorna in entrate ogni euro investito? In altre parole, quanto guadagno grazie alla pubblicità?

“La pubblicità è un investimento, non una spesa. Ma solo se sai misurare il ritorno.”
— Innovative Web Agency

Secondo recenti report di Meta e Google, una campagna ben segmentata può generare ritorni che vanno da 3x a 8x rispetto al budget investito. Tuttavia, questa forbice è estremamente variabile in base a settore, piattaforma, creatività, strategia di targeting e funnel di conversione. Ed è proprio qui che la consulenza professionale fa la differenza.

Se da un lato esistono strumenti per ottenere dati in tempo reale sui ritorni pubblicitari — ad esempio il ROAS o il CPM — dall’altro serve una strategia strutturata per trasformare il traffico in guadagno. Ne abbiamo parlato anche nella nostra guida su cosa sono le Facebook Ads e come funzionano per le aziende, dove spieghiamo in dettaglio il legame tra obiettivi pubblicitari e risultati economici.

Questa introduzione ci porta alla seconda parte dell’articolo, dove analizzeremo nel dettaglio come cambia il guadagno da pubblicità in base a chi sei e al modello di business che adotti.

Quanto si guadagna con una pubblicità? Dipende da chi sei

Il concetto di guadagno pubblicitario varia profondamente in base a chi sei e a come utilizzi la comunicazione. Un conto è essere un influencer, un altro è essere un imprenditore, un’azienda o un professionista che utilizza la pubblicità come leva per acquisire clienti. In entrambi i casi, però, la domanda centrale resta la stessa: quanto si guadagna con una pubblicità?

Per rispondere, dobbiamo distinguere almeno tre modelli di monetizzazione:

1. Guadagno diretto: vieni pagato per promuovere

Questo è il modello tipico di influencer, creator e testimonial. Chi ha un buon seguito su Instagram o TikTok può essere pagato da brand e aziende per creare contenuti pubblicitari: reel sponsorizzati, post branded, video in collaborazione. Il guadagno dipende dal numero di follower, dal tasso di engagement e dalla qualità della community. Alcuni dati indicativi:

Tipo di creatorGuadagno medio per post sponsorizzato
Nano-influencer (1k–10k)50–150 €
Micro-influencer (10k–50k)200–800 €
Macro-influencer (50k–500k)1.000–5.000 €
Celebrity10.000 €+

Come abbiamo approfondito anche nell’articolo su come farsi pagare su Instagram nel 2025, questo tipo di monetizzazione è però accessibile solo a chi costruisce una community forte e costante.

2. Guadagno indiretto: investi per ottenere clienti

Qui entriamo nel campo più interessante per chi fa impresa. Non vieni pagato per fare pubblicità: sei tu che paghi, ma lo fai per guadagnare molto di più. Un approccio che funziona se alle spalle c’è una strategia solida e misurabile.

Ad esempio, con una campagna Meta Ads ben strutturata, un’azienda locale può investire 5 euro al giorno per raggiungere migliaia di potenziali clienti nella propria zona. Come spieghiamo nella nostra guida su quanto costa la pubblicità su Meta, anche budget ridotti possono generare ritorni importanti se gestiti con obiettivi chiari e creatività efficace.

Il guadagno qui si misura in:

  • Contatti (lead) generati
  • Vendite effettuate (online o in sede)
  • Aumento del fatturato mensile
  • Miglioramento della reputazione e visibilità

Se un ristorante investe 100 euro e genera 20 prenotazioni in più, ha ottenuto un guadagno concreto e misurabile. Se una palestra investe 300 euro e acquisisce 15 nuovi iscritti, la pubblicità si è trasformata in fatturato, non in una voce di costo.

“Il vero valore della pubblicità non è il numero di like, ma il numero di clienti acquisiti.”
— Innovative Web Agency

3. Guadagno da contenuto virale: il caso dei social

C’è poi un terzo scenario: i social media come fonte autonoma di guadagno grazie alla monetizzazione. È il caso delle collaborazioni YouTube, delle visualizzazioni su Facebook, o dei bonus Instagram. Ma attenzione: per accedere a queste forme di compenso diretto servono numeri importanti, spesso non alla portata delle PMI.

Ad esempio, Facebook paga in media tra 0,10 € e 1 € ogni 1.000 visualizzazioni, a seconda del tipo di contenuto, del pubblico e del formato. Ne parliamo in dettaglio nell’articolo Quanto paga Facebook per 1.000 visualizzazioni?, dove spieghiamo come leggere e interpretare le metriche CPM e RPM.

Per le aziende che vogliono utilizzare i social per fare pubblicità e non per farsi pagare dalle piattaforme, l’approccio giusto è diverso: investire su contenuti sponsorizzati che portano risultati misurabili, non inseguire la monetizzazione diretta.

Guadagnare con la pubblicità sui social: cosa sapere

L’idea che “i social ti pagano per pubblicare” è una semplificazione fuorviante, specialmente per chi guida un’impresa. Guadagnare con Instagram o Facebook non significa aspettare che Meta ti mandi un bonifico per ogni post. Al contrario, significa utilizzare i social come uno strumento per fare pubblicità e guadagnare clienti, visibilità e autorevolezza.

Per un’azienda, il guadagno sui social si ottiene attraverso una strategia pubblicitaria ben costruita, in cui ogni contenuto sponsorizzato ha un obiettivo chiaro: generare lead, aumentare le vendite, rafforzare la brand identity. Questo approccio, se ben gestito, è ciò che distingue una pubblicità che spende da una pubblicità che converte.

Come approfondiamo nella nostra guida su come si fanno le sponsorizzate su Meta, i social non premiano chi “posta di più”, ma chi investe con metodo, sfruttando:

  • Targeting avanzato per intercettare il pubblico giusto
  • Formati efficaci (come reel sponsorizzati, caroselli o annunci video)
  • Landing page ottimizzate, che trasformano il clic in una conversione concreta

Quanto paga una sponsorizzazione sui social?

La domanda ricorrente è: quanto paga Facebook per una sponsorizzazione? In realtà, è l’imprenditore che paga la piattaforma, non il contrario. Ma il vero nodo è quanto ti restituisce quella sponsorizzazione. Ad esempio:

Obiettivo CampagnaCosto medio stimatoROI potenziale (se ben eseguito)
Aumento visite sito0,20 € per clic3x–5x se la pagina è ottimizzata
Lead generation1–3 € per lead4x–8x se il lead è qualificato
Vendita e-commerce5–10 € per acquisto2x–6x medio su primo ordine

Dunque la sponsorizzazione non è una voce di spesa, ma una leva di crescita. Un post sponsorizzato che costa 30 euro e porta 5 richieste di preventivo ben qualificate può significare migliaia di euro in entrata nel ciclo di vendita successivo.

“Una sponsorizzata ben fatta è il tuo miglior commerciale, lavora 24 ore su 24 per portarti clienti.”
— Innovative Web Agency

Come abbiamo illustrato nell’articolo su quanto costa sponsorizzare un post su LinkedIn, anche in ambito B2B i social offrono opportunità rilevanti, ma serve saper costruire messaggi persuasivi, con visual coerenti e call-to-action precise.

Guadagnare con Instagram: mito o opportunità?

Instagram, in particolare, è una piattaforma ambita dalle aziende sia per la sua forza visiva sia per la capacità di creare connessioni autentiche con il pubblico. Ma attenzione: non basta pubblicare, bisogna sponsorizzare strategicamente. In questo senso, diventa fondamentale conoscere i costi reali, le dinamiche dei formati (storie, reel, caroselli) e gli obiettivi misurabili.

Abbiamo analizzato tutto questo nella nostra guida su qual è il budget per la sponsorizzazione su Instagram, dove spieghiamo anche perché, a parità di investimento, i risultati cambiano in base al copy, al visual e all’ottimizzazione del funnel.

Anche nel caso di piccole aziende o professionisti, Instagram può diventare un generatore di guadagno se trattato come un canale di acquisizione e non come un semplice social network.

Quanto paga una sponsorizzazione? Dati reali e strategie

Una delle domande più ricorrenti tra imprenditori, freelance e aziende è: quanto paga una sponsorizzazione? La risposta non è unica, perché dipende dal tipo di sponsorizzazione, dal canale utilizzato e soprattutto dall’obiettivo finale.

Sponsorizzazione per creator: quanto si guadagna davvero?

Nel mondo dell’influencer marketing, le sponsorizzazioni rappresentano una fonte diretta di guadagno. Le aziende pagano i creator per pubblicare contenuti che promuovano prodotti o servizi. Il compenso varia in base a:

  • Numero di follower
  • Engagement rate
  • Settore di riferimento
  • Tipo di contenuto (post, stories, reel, video YouTube)

Secondo Influencer Marketing Hub (2025), un reel sponsorizzato su Instagram può valere:

Tipologia di influencerGuadagno stimato per reel sponsorizzato
Nano-influencer (1k–10k)80–150 €
Micro-influencer (10k–50k)200–600 €
Mid-tier (50k–200k)800–2.000 €
Top influencer (200k+)2.500 €+

Queste cifre non sono garantite, ma rappresentano una stima media basata sul mercato attuale. Abbiamo approfondito il tema anche nell’articolo su quanto paga Facebook per un “Mi piace”, dove spieghiamo come interpretare il valore delle interazioni sponsorizzate nel contesto di una strategia completa.

Sponsorizzazione per aziende: il guadagno è nel ritorno

Per un’azienda, però, la sponsorizzazione non è una fonte di guadagno diretto, ma un mezzo per generare un ritorno sull’investimento (ROI). In altre parole, si paga per ottenere visibilità, lead, conversioni o vendite.

Nel caso delle sponsorizzazioni su Facebook e Instagram, ad esempio, non c’è un pagamento da ricevere, ma un costo da sostenere che — se gestito con competenza — può generare guadagni molto superiori. Ne parliamo in dettaglio anche nella guida Quanto costa la pubblicità su Meta.

Tipo di obiettivoCosto stimato (media 2025)Guadagno potenziale
Visualizzazioni video0,01–0,03 € per viewAumento notorietà
Click al sito web0,10–0,30 € per clicLead, contatti
Lead generation1–4 € per leadPreventivi, vendite
Vendite e-commerce5–10 € per conversioneOrdine medio: 60–90 €

Come approfondito nel nostro articolo su come pagare la sponsorizzazione su Facebook, la vera abilità non è “spendere poco”, ma trasformare la spesa in una leva di crescita. Una sponsorizzazione da 100 euro può sembrare costosa, ma se genera 20 richieste di preventivo qualificato, il guadagno potenziale può superare i 5.000 euro nel medio periodo.

“Una sponsorizzazione efficace non si misura in like, ma in risultati concreti per il business.”
— Innovative Web Agency

Guadagni da pubblicità online: numeri e metriche da monitorare

Se vogliamo analizzare con metodo quanto si guadagna con una sponsorizzazione, dobbiamo prendere in considerazione alcune metriche fondamentali:

  • ROAS (Return on Advertising Spend): il ritorno economico per ogni euro investito in pubblicità
  • CPL (Costo per Lead): quanto costa ottenere un contatto utile
  • CPA (Costo per Acquisizione): quanto costa acquisire un cliente pagante
  • CPM (Costo per Mille Impression): quanto costa generare visibilità

Un ROAS superiore a 3 indica che la sponsorizzazione è redditizia. Ma questo è possibile solo se l’intera filiera della comunicazione — copy, visual, funnel, offerta — è ottimizzata per la conversione.

Un caso concreto? Un nostro cliente del settore fitness ha investito 400 euro in sponsorizzazioni Meta e ha ottenuto 58 lead qualificati, con un costo medio per contatto di 6,89 €. Dopo due mesi, il 40% dei contatti ha acquistato. Il valore generato ha superato i 7.000 euro. È questo il potere delle sponsorizzazioni se gestite con criterio.

Guadagni diretti o clienti veri? Cosa conviene a un imprenditore

Nel mondo digitale, dove ogni piattaforma promette visibilità e ogni contenuto può diventare virale, è facile cadere nella trappola di pensare che il successo pubblicitario si misuri in “guadagni diretti”, come se la piattaforma dovesse ricompensare l’utente per ogni visualizzazione, clic o like ricevuto.

Ma per un imprenditore, questa logica è fuorviante. La vera pubblicità efficace è quella che porta clienti reali, non quella che ti promette pagamenti per visualizzazioni.

Mentre alcuni creator riescono a guadagnare con una sponsorizzazione grazie alla monetizzazione dei contenuti o a collaborazioni brandizzate, un’azienda ha un obiettivo molto diverso: far crescere il fatturato attraverso la pubblicità.

E questo avviene non perché Meta ti paga per una reel virale, ma perché quel reel è stato pianificato per:

  • Intercettare un bisogno reale del tuo target
  • Portare traffico qualificato al tuo sito
  • Far compilare un form, prenotare un appuntamento o acquistare un prodotto

Come abbiamo spiegato nella nostra guida su come creare un post sponsorizzato su Facebook, la differenza tra “guadagnare dai social” e “guadagnare con i social” sta tutta nella strategia e nell’intenzione.

Perché inseguire pagamenti diretti ti allontana dai risultati

Le logiche di monetizzazione diretta — come quelle di Facebook o YouTube, che pagano in base a CPM (costo per mille visualizzazioni) — non sono pensate per le aziende. Servono numeri enormi e un modello editoriale da creator. Per una PMI, invece, la pubblicità è un mezzo per trasformare ogni euro investito in crescita tangibile.

Pensiamo a una piccola azienda che vende arredamento. Se punta a guadagnare 1 € ogni 1.000 visualizzazioni con Facebook, dovrà ottenere milioni di view per avere un ritorno significativo. Ma se investe 200 € in una campagna geolocalizzata per promuovere una promozione esclusiva, e quella campagna genera anche solo 3 clienti, il guadagno reale può superare i 3.000 €.
È questo il ragionamento corretto per un’impresa che vuole fare pubblicità e guadagnare.

Come abbiamo spiegato nell’articolo quanto investire su Google Ads, il budget pubblicitario va trattato come un asset strategico, non come una scommessa.

I clienti non si comprano, si attraggono (con metodo)

In ottica imprenditoriale, la pubblicità è uno strumento per attrarre clienti, non un programma di affiliazione. Questo significa costruire contenuti capaci di rispondere a esigenze reali, inserire CTA persuasive, e soprattutto dirigere il traffico verso una destinazione ottimizzata, come una landing page che converte.

Abbiamo analizzato questi meccanismi nel nostro approfondimento su come creare una landing page che converte veramente, dove spieghiamo come trasformare le visite in contatti commerciali e gli utenti in clienti.

“La pubblicità è efficace quando smette di essere un costo e diventa il tuo miglior strumento di acquisizione.”
— Innovative Web Agency

L’unico guadagno che conta: quello che entra in azienda

In sintesi, per un’azienda non è rilevante quanto si può guadagnare da una sponsorizzazione in termini di visibilità o monetizzazione diretta. Quello che conta è quanto porta in termini di entrate, richieste, clienti e fatturato.

Chi investe 100 euro in pubblicità e ne ottiene 700 in vendite non ha bisogno che Facebook gli paghi qualche centesimo per ogni visualizzazione: ha già vinto la partita, perché ha trasformato un costo in un investimento.

Come sfruttare le pubblicità per generare entrate nella tua impresa

Fare pubblicità oggi non è più solo una questione di visibilità, ma un processo strategico che — se ben pianificato — può trasformarsi in uno dei principali canali di guadagno per qualsiasi azienda, anche con budget contenuti.

Che tu gestisca un ristorante, una palestra, un hotel o un negozio locale, la vera domanda non è più “quanto costa fare pubblicità”, ma come guadagnare con la pubblicità investendo il giusto e ottenendo il massimo.

Il primo passo per trasformare la pubblicità in un generatore di fatturato è comprendere quale tipo di campagna attivare in base al tuo obiettivo. In questo senso, abbiamo approfondito nella guida su quali sono gli obiettivi di Meta Ads come scegliere tra campagne di brand awareness, traffico, lead generation o conversione.

Strategia pubblicitaria per attrarre clienti e aumentare le vendite

Le campagne efficaci partono sempre da un principio chiave: il cliente giusto deve vedere il messaggio giusto, nel momento giusto. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale costruire una strategia pubblicitaria su misura. Ecco come:

  • Definizione del pubblico target: usa gli strumenti di segmentazione di Meta Ads per colpire esattamente chi ha bisogno del tuo servizio. Ad esempio, se gestisci una palestra, puoi creare un’audience geolocalizzata con interessi specifici legati al fitness, salute, benessere.
  • Scelta del formato giusto: se il tuo business ha una forte componente visuale, i reel sponsorizzati e le inserzioni carosello possono aumentare le conversioni. Abbiamo spiegato come strutturarli nella nostra guida su come creare un’inserzione carosello su Facebook.
  • Creazione di una landing page persuasiva: il link della sponsorizzata deve portare l’utente in un ambiente coerente, persuasivo e ottimizzato. Se l’utente clicca e atterra su una pagina caotica, hai perso l’occasione di guadagno. Ti suggeriamo di leggere anche come fare un sito web efficace per comprendere l’importanza dell’esperienza utente.
  • Tracciamento dei risultati e ottimizzazione: una campagna non si esaurisce nella pubblicazione. Va monitorata, corretta, potenziata. Il ritorno economico può crescere esponenzialmente se si agisce sui KPI di conversione e si ottimizza costantemente. Ne parliamo anche nella guida a strategie SEO avanzate per aziende, perché ogni clic va sfruttato al massimo.

“Ogni euro investito in pubblicità, se ben pianificato, può tornare moltiplicato. Ma solo se porti l’utente esattamente dove vuole arrivare.”
— Innovative Web Agency

Settori dove la pubblicità online funziona meglio

Esistono settori dove le sponsorizzazioni possono generare guadagni in modo particolarmente rapido e misurabile. Tra i più performanti:

SettoreObiettivo tipicoStrategia consigliata
RistorazionePrenotazioni, ordini onlineCampagne geolocalizzate + offerte a tempo
Palestre e centri sportiviIscrizioni abbonamentiLead generation + follow-up WhatsApp/email
Hotel e strutture ricettivePrenotazioni direttePubblicità su Meta + Google Ads mirati + remarketing
Negozi localiVendite in sedePromo stagionali + click to map + call-to-action forte
E-commerceVendita prodottiCampagne dinamiche + retargeting + funnel automatizzati

Come vedi, non è la dimensione dell’impresa a determinare il successo, ma la qualità della strategia.

Abbiamo parlato anche di questo nel nostro approfondimento su come portare traffico sul sito web senza pagare, perché per massimizzare i guadagni è fondamentale unire pubblicità a ottimizzazione SEO, così da generare risultati anche a medio e lungo termine.


In un panorama digitale sempre più competitivo, in cui ogni azienda cerca visibilità, la differenza non la fa chi spende di più, ma chi sa trasformare la pubblicità in un investimento che genera valore reale. Come abbiamo visto, non conta quanto paga una sponsorizzazione, ma quanto ti fa guadagnare in termini di clienti, fatturato e autorevolezza.

Non esiste una regola unica: ogni attività ha le sue dinamiche, il suo pubblico e le sue priorità. Ma una cosa è certa: le imprese che scelgono di investire oggi in strategie pubblicitarie mirate, ben strutturate e orientate al risultato, costruiscono le fondamenta per crescere domani.

Se anche voi volete:

  • Fare pubblicità per guadagnare clienti reali
  • Capire quanto può rendere davvero un investimento in sponsorizzazioni
  • Evitare sprechi e campagne inefficaci

Allora è il momento di affidarsi a chi lavora ogni giorno per trasformare il digitale in risultati concreti per le aziende.

Scoprite come possiamo aiutarvi a strutturare una strategia pubblicitaria efficace e su misura per la vostra impresa.
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Siamo pronti a far crescere il vostro business, una sponsorizzazione alla volta.

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