Come si fanno le sponsorizzate su Meta: guida completa 2025 per imprenditori e aziende

Perché dovresti considerare le sponsorizzate Meta per il tuo business

Nel mondo digitale contemporaneo, la visibilità organica non basta più. I social network – soprattutto Facebook e Instagram – hanno ridotto drasticamente la portata gratuita dei contenuti pubblicati dalle aziende. È un dato di fatto: se non si investe in sponsorizzazioni, si resta invisibili.

“Solo l’1-3% dei follower di una Pagina aziendale su Facebook vede effettivamente i post organici pubblicati”
— Fonte: Hootsuite Digital Trends Report, 2024

A questo si aggiunge una realtà ancora più rilevante per gli imprenditori: Meta Ads è oggi uno degli strumenti più efficienti per generare clienti a basso costo, soprattutto se il targeting viene impostato correttamente. Grazie agli algoritmi di Meta, è possibile raggiungere utenti che non ti conoscono ancora, ma che hanno esattamente il profilo del tuo cliente ideale.

Questo è particolarmente importante per chi gestisce:

  • Attività locali che vogliono intercettare clienti nel proprio territorio
  • E-commerce che desiderano vendere online tramite Instagram Shopping
  • Aziende B2B che vogliono generare contatti qualificati per la rete commerciale

La potenza delle Meta Ads non si basa solo sulla visibilità, ma sulla capacità di profilare il pubblicoscegliere obiettivi misurabili, e ottimizzare ogni singolo euro investito. Lo abbiamo approfondito anche nella guida Come funziona Meta Ads, che ti consigliamo di leggere se desideri entrare nel dettaglio delle logiche pubblicitarie.

Inoltre, Meta ha semplificato moltissimo l’accesso agli strumenti pubblicitari. Oggi un imprenditore può avviare una campagna con pochi clic e con un budget iniziale ridotto. Ma attenzione: la semplicità non significa efficacia. Fare una sponsorizzazione senza una strategia precisa rischia solo di far buttare via soldi, come già trattato nell’articolo Quanto costa la pubblicità su Meta, dove abbiamo spiegato come evitare sprechi.

Infine, c’è un dato che molti trascurano: Meta Ads ti permette di misurare tutto. Puoi sapere esattamente quante persone hanno visto la tua inserzione, quanti hanno cliccato, quanti hanno acquistato o contattato. È questo approccio orientato ai dati che rende le sponsorizzazioni Meta una leva di crescita concreta per ogni impresa, piccola o grande che sia.

In sintesi, se il tuo obiettivo è quello di generare contatti, aumentare le vendite o semplicemente farti conoscere nella tua zona, investire in sponsorizzate Meta è oggi una scelta quasi obbligata. Ma per farlo bene, serve metodo. E nel resto dell’articolo lo vedremo passo dopo passo.

Cosa serve per iniziare: account pubblicitario, Business Manager e Pixel

Prima di poter creare una sponsorizzata su Meta (Facebook e Instagram), ogni azienda deve predisporre una base tecnica solida. È un passaggio spesso trascurato, ma fondamentale per non perdere tempo, dati e soprattutto soldi. Chi vuole iniziare con il piede giusto deve assicurarsi di avere:

1. Un account pubblicitario attivo

Meta consente di creare un account pubblicitario direttamente dal proprio profilo personale, ma per un’attività professionale è obbligatorio operare tramite un account business. Questo offre maggiore controllo, accesso avanzato agli strumenti e possibilità di gestione da parte di più persone.

Per creare l’account pubblicitario:

Se non hai ancora completato questa parte, ti consigliamo di consultare la guida completa che abbiamo scritto su come creare un account pubblicitario su Facebook.

💡 Nota importante: Un account pubblicitario è come il “centro operativo” della tua attività pubblicitaria. È qui che imposterai le tue campagne, i tuoi budget, i tuoi pubblici e i tuoi obiettivi.

2. Il Business Manager Meta

Il Business Manager è uno strumento gratuito che consente alle aziende di:

  • Gestire più account pubblicitari
  • Controllare gli accessi e i ruoli del team
  • Avere una visione integrata su Pagine, Pixel, Cataloghi e Domini verificati

Avere un Business Manager configurato correttamente è essenziale per non confondere le campagne personali con quelle aziendali e per rispettare i requisiti di trasparenza richiesti da Meta.

Chi ha più pagine, ad esempio per diverse sedi, può gestirle tutte da un’unica dashboard, centralizzando strategia, budget e reportistica. In una fase di crescita o in un progetto multi-brand, questo è un vantaggio strategico non da poco.

3. Il Meta Pixel

Il Pixel è uno degli strumenti più potenti che Meta mette a disposizione, ma è anche quello più sottovalutato.

“Il Pixel è un frammento di codice che va installato sul sito web per tracciare le azioni degli utenti: acquisti, richieste di contatto, visualizzazioni di pagina, abbandoni del carrello.”

Il motivo per cui è fondamentale? Perché trasforma ogni visita al tuo sito in dati utili per le sponsorizzate. Senza Pixel, le campagne diventano cieche: non sai chi ha cliccato, chi ha acquistato, chi si è fermato a leggere e chi ha abbandonato il processo.

Con il Pixel invece puoi:

  • Fare retargeting su chi ha visitato il sito senza convertire
  • Creare pubblici simili a quelli che hanno già comprato da te
  • Ottimizzare le inserzioni in base agli obiettivi (conversione, lead, traffico)

Abbiamo parlato dell’importanza della tracciabilità anche nell’articolo Come pagare la sponsorizzazione su Facebook, dove evidenziavamo come molti imprenditori sprecano soldi senza saperlo proprio per mancanza di configurazione tecnica.

Tabella riepilogativa: cosa ti serve per iniziare

ElementoServe perDove si configura
Account pubblicitarioCreare campagneBusiness Manager
Business ManagerGestione centralizzatabusiness.facebook.com
Pixel MetaTracciamento eventiSito web + Events Manager
Dominio verificatoPrevenire restrizioni e blocchiBusiness Settings

Se anche solo uno di questi elementi manca o non è configurato correttamente, le sponsorizzate Meta rischiano di non funzionare come dovrebbero. Per questo, prima ancora di parlare di obiettivi o creatività, è essenziale predisporre la struttura tecnica di base.

Come creare una sponsorizzata su Meta passo dopo passo

Creare una sponsorizzata su Meta non significa semplicemente “cliccare su Metti in evidenza un post”. Questo è infatti il primo errore che molti imprenditori commettono. Le sponsorizzazioni efficaci, quelle che portano risultati misurabili, si realizzano solo tramite il pannello di gestione professionale: il Gestione Inserzioni.

Vediamo quindi come si fanno le sponsorizzate su Meta in modo professionale, dalla scelta dell’obiettivo fino alla pubblicazione dell’annuncio, utilizzando Meta Ads Manager.

1. Scegliere l’obiettivo della campagna

Meta offre 6 categorie di obiettivi principali:

ObiettivoA cosa serveQuando usarlo
NotorietàFar conoscere il brandLancio attività o prodotti
CoperturaRaggiungere più persone possibiliOfferte localizzate
TrafficoPortare utenti al sito web o landing pageStrategie lead generation
InterazioneAumentare like, commenti o condivisioniBranding o post virali
ContattiGenerare lead diretti (form Facebook)Acquisizione contatti
VenditeGenerare conversioni online o e-commerceFunnel con Pixel attivo

Ogni campagna deve avere un solo obiettivo. Tentare di fare tutto con una singola inserzione significa non ottimizzare nulla. Se ad esempio il tuo obiettivo è vendere un prodotto online, dovrai impostare una campagna per “Vendite”, non per “Interazioni”.

Abbiamo parlato anche in Come funziona Meta Ads di come Meta ottimizza automaticamente il budget in base all’obiettivo scelto: motivo per cui è fondamentale fare la scelta giusta.

2. Impostare il pubblico di destinazione

Questa è la fase più delicata. La sponsorizzazione non deve essere rivolta a “tutti”: serve un pubblico preciso.

Puoi scegliere tra:

  • Pubblico personalizzato: ad esempio visitatori del tuo sito web, clienti passati, contatti raccolti (grazie al Pixel)
  • Pubblico simile (lookalike): utenti simili a chi ha già interagito con te
  • Target manuale: scegliendo età, sesso, interessi, geolocalizzazione

Se hai un’attività locale, ad esempio, puoi far vedere le inserzioni solo entro 10 km dal tuo negozio. Oppure, se vendi un servizio professionale per aziende, puoi targettizzare per settore, mansione e interessi business.

Un approfondimento utile è presente anche nella nostra guida su Campagne Marketing Geolocalizzate, dove spieghiamo come segmentare efficacemente il pubblico in base al territorio.

3. Impostare il budget

A questo punto devi decidere quanto investire. Meta ti permette di impostare:

  • Budget giornaliero: spesa massima giornaliera
  • Budget totale: spesa complessiva per tutta la durata della campagna

Per una piccola azienda, è possibile iniziare anche con soli 5 euro al giorno, come raccontiamo nell’articolo Quanto costa sponsorizzare su Facebook Meta.

Il consiglio, però, è sempre quello di testare almeno due versioni di creatività e due pubblici differenti, così da confrontare le performance.

“Le campagne con A/B test registrano in media un +26% di performance rispetto a quelle statiche.”
— Fonte: Meta Business Insights 2024

4. Creare l’inserzione

Qui arriva la parte visiva: ciò che l’utente vedrà.

Puoi scegliere:

  • Immagini singole
  • Video
  • Inserzione carosello (più immagini scorrevoli – guida qui)

Elementi fondamentali:

  • Un titolo chiaro e orientato al beneficio
  • Una descrizione sintetica ma persuasiva
  • Un’immagine di alta qualità (possibilmente con testo minimo)
  • Una call to action efficace (Scopri di più, Contattaci, Acquista ora…)

Se non sai da dove partire, dai un’occhiata al nostro approfondimento su come creare un post sponsorizzato su Facebook dove abbiamo fornito anche esempi e modelli utili.

5. Monitorare i risultati

Una volta avviata la sponsorizzazione, il lavoro non è finito. Dovrai monitorare:

  • CPM (costo per 1000 impression)
  • CTR (click-through rate)
  • CPC (costo per clic)
  • Conversioni (lead, vendite, richieste)

Tutti questi dati sono disponibili nella dashboard del Gestione Inserzioni. Sapere come leggerli fa la differenza tra una sponsorizzazione che funziona e una che brucia soldi. Su questo abbiamo creato un articolo utile per chi parte da zero: Come funziona Ads?

Quanto costa una sponsorizzazione su Facebook e Instagram

Una delle domande più frequenti che riceviamo da parte di imprenditori e aziende è: “Quanto costa sponsorizzare su Meta?” La risposta non è univoca, ma dipende da vari fattori che andiamo ora ad analizzare con precisione.

Partiamo da un presupposto fondamentale: Meta Ads non ha un costo fisso. Ogni inserzione funziona come un’asta pubblicitaria. Significa che il costo dipende da quanti competitor stanno cercando di raggiungere lo stesso pubbliconello stesso momento.

“Il costo medio per clic (CPC) su Facebook in Italia nel 2024 è compreso tra 0,20€ e 0,80€, mentre il costo per mille impression (CPM) varia tra 5€ e 12€.”
— Fonte: AdEspresso Benchmark Report, 2024

Fattori che influenzano il costo della sponsorizzazione

FattoreImpattoNote operative
Pubblico targetAltoPiù è competitivo, più sale il costo
Obiettivo campagnaMedioLe campagne per vendite costano più di quelle per interazioni
Qualità dell’annuncioAltoSe la creatività è efficace, Meta abbassa il costo
Giorni e orari di pubblicazioneMedioCampagne serali e nel weekend spesso più costose
Posizionamenti (Facebook, Instagram, Reels…)Medio-AltoAlcuni posizionamenti sono più competitivi

Se desideri approfondire i fattori reali che determinano il prezzo finale, ti consigliamo di consultare l’articolo Quanto costa la pubblicità su Meta?, dove abbiamo analizzato casi studio, dati aggiornati e strategie per abbattere i costi.

Budget minimi consigliati per aziende locali e PMI

Molti pensano che servano migliaia di euro per iniziare. Ma la verità è che anche con 5€ al giorno è possibile fare una sponsorizzata efficace, a patto che sia ben strutturata.

Ecco alcuni esempi realistici di budget:

Tipo di attivitàObiettivoBudget consigliato (giornaliero)
Studio professionale localeRichieste di contatto5€ – 10€
Negozio fisicoPromozione prodotto/offerta8€ – 15€
E-commerceVendita diretta con retargeting10€ – 30€
PMI B2BLead generation qualificata15€ – 40€

Abbiamo approfondito il tema anche nella guida Quanto costano davvero le Facebook Ads?, in cui riportiamo anche esempi reali di campagne performanti con budget limitato.

Quanto costa sponsorizzare su Instagram?

Instagram è parte integrante della rete pubblicitaria di Meta. Le inserzioni possono apparire in:

  • Feed Instagram
  • Storie
  • Esplora
  • Reels
  • Post sponsorizzati dinamici

Anche in questo caso il costo dipende da concorrenza e obiettivo. Tuttavia, il pubblico su Instagram tende ad avere un tasso di coinvolgimento più alto, soprattutto nelle fasce d’età tra i 18 e i 35 anni.

Se il tuo target è giovane o visuale, una sponsorizzazione su Instagram può rendere anche meglio rispetto a Facebook, come approfondiamo nella guida specifica Qual è il budget per la sponsorizzazione su Instagram?

Strategie per ottimizzare i costi

Fare una campagna Meta senza bruciare budget richiede metodo. Ecco alcune strategie pratiche:

  • Evita la promozione rapida dei post con “Metti in evidenza”. Usa invece sempre Gestione Inserzioni
  • Segmenta il pubblico: non mandare lo stesso messaggio a tutti
  • Sfrutta il retargeting: costa meno e converte di più
  • Testa più creatività per capire cosa funziona meglio
  • Monitora costantemente i dati (CTR, CPM, conversioni) per ottimizzare in tempo reale

Tutti questi accorgimenti ti permetteranno di spendere meno ma ottenere di più, come descritto nella nostra analisi Quanto si paga la pubblicità su Facebook, utile per pianificare al meglio le tue campagne future.

Come scegliere il pubblico giusto per ottenere risultati

Uno degli errori più comuni che vediamo nelle aziende che si affacciano per la prima volta al mondo delle sponsorizzazioni è pensare che più persone vedono l’annuncio, meglio è. Nulla di più sbagliato.

Le sponsorizzazioni Meta non premiano chi spende di più, ma chi conosce meglio il proprio pubblico. Per questo motivo, definire con precisione il target è il primo passo per ottenere un ritorno reale sull’investimento pubblicitario.

“Una campagna ben targettizzata ha fino al 43% in più di conversioni rispetto a una generalista.”
— Fonte: Meta Advertising Success Data 2024

Meta mette a disposizione una gamma molto ampia di strumenti per costruire il pubblico ideale. Vediamoli uno per uno.

1. Target per interessi, comportamenti e dati demografici

Questa è la base del targeting su Meta. Puoi costruire un pubblico selezionando età, sesso, lingua, località, interessi, comportamenti di acquisto, abitudini digitali, tipo di dispositivo utilizzato, e molto altro.

Esempio: un imprenditore che vende abbigliamento tecnico per lo sport può selezionare:

  • Età: 25-45
  • Località: Veneto + Lombardia
  • Interessi: palestra, crossfit, allenamento funzionale
  • Comportamenti: acquisti online recenti, interazioni con e-commerce

Più sei preciso, più Meta ti premia: l’algoritmo mostrerà le tue inserzioni a chi ha realmente probabilità di interessarsi.

Questo approccio, se ben usato, è perfetto per le campagne localizzate, come approfondito nella guida Campagne Marketing Geolocalizzate, in cui illustriamo come raggiungere clienti in specifici comuni, province o aree geografiche.

2. Pubblico personalizzato Facebook

Il pubblico personalizzato è una delle funzioni più potenti dell’ecosistema Meta Ads. Si tratta di pubblici costruiti a partire da dati reali, che permettono di raggiungere persone che hanno già mostrato interesse per il tuo business.

Puoi creare un pubblico personalizzato da:

  • Visitatori del tuo sito web (grazie al Pixel)
  • Persone che hanno interagito con la tua Pagina Facebook o il profilo Instagram
  • Contatti provenienti da un CRM o una lista email
  • Visualizzatori dei tuoi video sponsorizzati
  • Persone che hanno cliccato su un modulo di contatto

“Il tasso di conversione medio di una campagna con pubblico personalizzato è superiore del 70% rispetto a una generica.”
— Fonte: Wordstream Meta Benchmarks 2024

Se ancora non utilizzi il Pixel sul tuo sito, ti consigliamo di farlo subito: ti consentirà di costruire pubblici di qualità e avviare campagne di retargeting, una delle forme più efficaci e meno costose di pubblicità online. Ne abbiamo parlato in modo approfondito in Retargeting Strategico: 7 Chiavi per Trasformare Interesse in Vendite.

3. Lookalike audience (pubblici simili)

Una volta creato un pubblico personalizzato, puoi chiedere a Meta di trovare utenti simili a quelli che hanno già interagito o convertito. Si tratta delle cosiddette “Lookalike audience”.

È uno strumento estremamente potente perché ti permette di scalare la campagna senza perdere la qualità del pubblico.

Esempio: se hai avuto 300 visitatori che hanno richiesto un preventivo sul tuo sito, puoi chiedere a Meta di mostrare la tua inserzione a persone con comportamenti online simili a quei 300 utenti, in tutta Italia o in aree selezionate.

Questa tecnica è ideale per campagne di espansione del brand e si combina perfettamente con strategie di lead generation, come abbiamo spiegato anche nell’approfondimento su Lead Nurturing Strategico, utile soprattutto per il settore B2B.

4. Segmentare per fase del funnel

Il pubblico deve essere selezionato anche in base alla fase del funnel in cui si trova il potenziale cliente. Questo concetto è fondamentale per costruire campagne multi-step che accompagnano l’utente dall’interesse all’acquisto.

Fase del funnelTipo di pubblicoObiettivo
Awareness (scoperta)Nuovi utenti con interessi affiniFar conoscere il brand
ConsiderazioneVisitatori sito o interazioni socialGenerare fiducia e approfondimento
ConversioneUtenti caldi o retargetingPortare all’azione (vendita o contatto)

Segmentare il pubblico in questo modo permette di mostrare il messaggio giusto, alla persona giusta, nel momento giusto. Il risultato? Costi più bassi e performance migliori.

Uno degli aspetti più sottovalutati nella pubblicità online è quanto sia facile sprecare soldi con una campagna mal impostata. Troppe aziende attivano sponsorizzate senza alcuna strategia, commettendo errori ripetuti che ne compromettono completamente l’efficacia. In questa sezione analizziamo gli errori più frequenti, così da permetterti di evitarli fin da subito.

“L’80% delle campagne attivate da aziende senza supporto professionale fallisce nel raggiungere i propri obiettivi.”
— Fonte: HubSpot Marketing Survey, 2024

1. Sponsorizzare direttamente i post dal pulsante “Metti in evidenza”

Questo è l’errore più diffuso in assoluto. Quel pulsante è comodo, ma limita fortemente le possibilità di segmentazione, ottimizzazione e controllo.

Sponsorizzare da lì significa:

  • Non scegliere l’obiettivo corretto della campagna
  • Non poter testare pubblici diversi
  • Non monitorare correttamente i risultati
  • Non usare il Pixel per tracciare conversioni

Abbiamo analizzato nel dettaglio queste limitazioni nella guida Come creare un post sponsorizzato su Facebook, consigliando metodi professionali per costruire inserzioni più performanti.

2. Parlare a “tutti” senza un pubblico preciso

Un altro errore frequente è quello di creare una campagna rivolta a “tutti”, senza una reale targetizzazione. Questo approccio diluisce il messaggio, disperde il budget e abbassa il tasso di conversione.

Se ad esempio vendi un servizio per aziende, sponsorizzare verso chiunque abbia tra i 18 e i 65 anni in tutta Italia è solo un modo veloce per bruciare budget.

Ne abbiamo parlato approfonditamente nella sezione precedente, dove abbiamo mostrato come segmentare il pubblico in base al funnel e come sfruttare i pubblici personalizzati Facebook per aumentare la qualità dei risultati.

3. Non usare il Pixel e quindi non tracciare nulla

Senza il Pixel attivo sul sito, non potrai mai sapere se qualcuno ha acquistato, richiesto un preventivo, compilato un form o fatto qualsiasi altra azione strategica.

In pratica, se non installi il Pixel:

  • Non potrai fare retargeting
  • Non potrai creare Lookalike Audience
  • Non potrai ottimizzare le campagne per conversioni reali

In questo modo, l’investimento si riduce a una semplice visibilità senza controllo, vanificando l’enorme potenziale delle Meta Ads. Lo abbiamo evidenziato anche nella guida Come funziona Meta Ads, dove spieghiamo come configurare correttamente la base tecnica.

4. Non avere una call to action chiara

Molti annunci non convertono semplicemente perché non dicono all’utente cosa fare. Un buon annuncio deve avere una chiamata all’azione diretta e coerente con l’obiettivo.

Esempi efficaci:

  • “Scopri l’offerta”
  • “Prenota ora la tua consulenza gratuita”
  • “Ricevi il tuo codice sconto”
  • “Compila il form e ti ricontattiamo”

Un post che termina con “visita il nostro sito” senza motivare l’utente o senza evidenziare il vantaggio non genera risultati concreti.

5. Non avere una pagina di destinazione ottimizzata

Anche la miglior inserzione del mondo non serve a nulla se, dopo il clic, l’utente atterra su una pagina lenta, confusa o non ottimizzata. Il messaggio dell’annuncio e quello della pagina devono essere coerenti e guidare l’utente all’azione.

Per questo è fondamentale avere una landing page strategica, progettata per convertire. Se non ne hai ancora una, ti consigliamo di leggere Come fare una Landing Page che Converte Veramente, dove illustriamo passo passo gli elementi essenziali.

6. Non monitorare le performance

Un errore silenzioso ma devastante è lanciare una campagna e non analizzare i risultati. Senza una lettura continua dei dati (CTR, CPC, conversioni, tasso di abbandono, ritorno sull’investimento), non è possibile capire cosa sta funzionando e cosa no.

Molti imprenditori, purtroppo, si limitano a “guardare i like” pensando che una campagna sia andata bene. Ma i like non pagano le bollette. Sono i contatti, le richieste e le vendite a determinare se un investimento pubblicitario è stato efficace.

Affidarsi a un esperto o farle in autonomia?

Chi si avvicina per la prima volta al mondo delle inserzioni Meta spesso si pone questa domanda: “Posso gestirle da solo o mi serve un esperto?” È una riflessione più che legittima, specialmente per imprenditori che vogliono ottimizzare ogni spesa e controllare direttamente il proprio marketing.

Tuttavia, la risposta corretta non è né “solo da soli” né “solo con un’agenzia”, ma dipende da ciò che si vuole ottenere. Vediamo i due scenari principali.

Quando ha senso iniziare da soli

Gestire in autonomia le sponsorizzazioni su Meta può avere senso in alcune circostanze:

  • Hai tempo da dedicare alla formazione e all’analisi dei dati
  • Stai testando un prodotto/servizio in una fase embrionale
  • Hai un budget molto ridotto e vuoi iniziare con piccole campagne da 3-5€ al giorno
  • Vuoi semplicemente aumentare la visibilità locale con un’offerta a breve termine

In questi casi, strumenti come il Gestore Inserzioni, le risorse gratuite di Meta e il nostro articolo Come si fa una sponsorizzazione su Facebook possono aiutarti a partire.

Tuttavia, i limiti arrivano subito:

  • Campagne poco strutturate
  • Nessuna ottimizzazione dei costi
  • Target sbagliati
  • Difficoltà nel leggere correttamente i risultati
  • Rischio di blocco dell’account per errori tecnici

Inoltre, come abbiamo già mostrato nella guida Quanto costa fare Adsuna gestione amatoriale può portare a una spesa inutile anche se il budget è minimo.

Quando è fondamentale affidarsi a un esperto

Se l’obiettivo non è “provare”, ma ottenere risultati concreti e misurabili, allora affidarsi a un professionista delle Meta Ads è un investimento e non un costo.

Una gestione professionale permette di:

  • Definire strategie basate su obiettivi di business (lead, vendite, notorietà)
  • Costruire funnel completi con campagne su più livelli
  • Segmentare il pubblico in modo avanzato (inclusi retargeting e lookalike)
  • Ottimizzare in tempo reale le creatività, i budget, i posizionamenti
  • Evitare le penalizzazioni dell’algoritmo o il blocco dell’account pubblicitario
  • Leggere i dati correttamente per migliorare le campagne nel tempo

Chi si affida alla nostra agenzia, ad esempio, riceve una strategia personalizzata, sviluppata in base a:

  • Obiettivi di crescita
  • Mercato di riferimento
  • Caratteristiche del prodotto/servizio
  • Posizionamento e competitività

Inoltre, gestiamo anche l’integrazione con il sito web, la landing page, il tracciamento delle conversioni e l’analisi dei KPI, assicurando un lavoro completo, preciso e professionale.

“Il vantaggio competitivo non è fare marketing, ma farlo meglio degli altri.”
— Philip Kotler

Saper fare una sponsorizzata non significa automaticamente ottenere risultati: il vero valore sta nell’avere una strategia di marketing sostenibile nel tempo, che massimizzi l’investimento pubblicitario e supporti la crescita aziendale in modo costante.

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